Leader indù nepalesi vietano alle donne di recarsi a scuola nel periodo mestruale
Kathmandu (AsiaNews) - Leader indù vietano a migliaia di ragazze di entrare a scuola nel periodo delle mestruazioni perché considerate impure. Un tempo riservato alle scuole confessionali, di recente il bando ha coinvolto molte scuole pubbliche nei distretti della regione occidentale e settentrionale del Nepal. Qui migliaia di giovani adolescenti e bambine sono soggette a pratiche controverse, considerate false anche da molti leader religiosi nepalesi.
Chintamani Yogi, leader indù ed esperti di pedagogia, sottolinea ad AsiaNews che "nella tradizione indù non esiste tale pratica" e chi utilizza la religione per imporla dice una menzogna. Il diktat delle autorità religiose dei distretti occidentali e settentrionali, preoccupa anche il governo. Madhav Poudel, ministro dell'Istruzione nepalese, dichiara che il governo "sta prendendo iniziative per evitare queste false pratiche, ma sarà una procedura graduale". Secondo il ministro, purtroppo il divieto legato alle mestruazioni femminili è diffuso in molte aree del Paese e anche nelle zone più povere dei centri urbani. Poudel spiega che il ministero non dispone di dati esatti su quante scuole abbiano aderito al bando, ma stima che migliaia di ragazze e giovani donne sia vittime di queste assurde tradizioni.
In prima linea contro il consolidamento delle tradizioni religiosi che discriminano le donne vi è la Chiesa cattolica, soprattutto la Compagnia di Gesù, che nel Paese gestisce centinaia fra scuole e college. P. William Robins afferma che i gesuiti sono impegnati nell'educazione da oltre 30 anni. Tuttavia, il numero di scuole e insegnanti è troppo basso per contrastare in modo efficace i divieti delle autorità religiose indù. "Stiamo facendo del nostro meglio - afferma - ma siamo poco numerosi e non riusciamo a raggiungere tutte le parti del Paese .
Uno dei casi che ha suscitato molte polemiche in Nepal è quello della Sambhusunanda Secondary School of Jukot-7 di Bajura (Distretto del far-western Nepal). Tula Ray Rokaya, preside della scuola sottolinea che da alcune settimane "le autorità della religiose indù impediscono non solo alle studentesse, ma anche alle docenti di entrare in classe durante il periodo mestruale".
Durgeshwori Shah, una docente della scuola dichiara che "le insegnanti non sono state in grado di opporsi ai religiosi". "Siamo molto imbarazzate - racconta - per sette giorni al mese i leader indù non ci permettono di recarci in classe e di toccare i libri utilizzati dai nostri alunni". La donna spiega per paura di ritorsioni poche donne e studentesse hanno protestato. Nita Rokaya, giovane studentessa, sottolinea che "tutta la comunità ha minacciato di espellere dal villaggio chiunque non rispetti il divieto, compresi i nostri genitori. Purtroppo siamo costrette a sopportare questo tipo di discriminazione". La ragazza invita la comunità internazionale a sposare la causa delle donne indù per una formazione scolastica senza discriminazioni di genere".