Leader indù: "La Cia vuole convertire l'India al cristianesimo"
Nel corso delle celebrazioni per il centenario della fondazione del Rashtriya Swayamsevak Sangh, formazione estremista paramilitare, uno dei suoi leader accusa gli Stati Uniti ed i missionari, che vogliono con la frode il cristianesimo in India.
Delhi (AsiaNews) - K S Sudarshan, leader del Rashtriya Swayamsevak Sangh [Rss, formazione paramilitare di fondamentalisti nazionalisti indù ndr], ha accusato ieri l'intelligence americana di voler convertire l'India al cristianesimo con l'aiuto di Organizzazioni non governative.
"La Cia [Central Intelligence Agency, ndr] ha detto il leader - vuole che in India vi sia una chiesa cristiana in ogni luogo raggiunto dal servizio postale. Per arrivare a questo scopo, il presidente americano Bush ha stanziato 20 miliardi di dollari".
Sudarshan ha lanciato le accuse nel corso delle celebrazioni per il centenario della fondazione dell'Rss, che si sono svolte a Madurai.
Il leader ha spiegato che "le Organizzazioni non governative sono così impegnate nel costruire scuole, ospedali ed infrastrutture pubbliche solo perché vogliono allontanare la popolazione rurale dal suo passato indù". "Anche i missionari ha aggiunto sono coinvolti in questo piano, perchè raccontano bugie ai tribali quando dicono che noi abbiamo invaso le loro terre".
Infine, Sudarshan si è scagliato contro i maoisti indiani che "proprio come hanno già fatto in Nepal, usano il terrorismo ed attaccano le strutture governative per demoralizzare i rappresentanti del potere costituito e portare l'area sotto il loro controllo".