Leader dell’opposizione turca condannato per aver documentato il traffico di armi in Siria
Il deputato del Partito popolare repubblicano(Chp) Enis Berberoglu dovrà scontare cinque anni e 10 mesi. Per i giudici egli ha fornito “informazioni segrete” a un quotidiano filo-opposizione. Il suo arresto all’origine di una imponente marcia da Ankara a Istanbul, la manifestazione antigovernativa più importante degli ultimi mesi.
Istanbul (AsiaNews/Agenzie) - Un tribunale di Istanbul ha condannato ieri un parlamentare del Partito popolare repubblicano (Chp) a cinque anni e 10 mesi di prigione. I giudici lo hanno riconosciuto colpevole di aver diffuso materiale segreto a un quotidiano, critico nei confronti del presidente Recep Tayyip Erdogan.
Nel giugno scorso Enis Berberoglu, una delle personalità più in vista del Chp, era stato condannato a 25 anni prigione; tuttavia, una corte di appello regionale a Istanbul aveva annullato la condanna e, a ottobre, aveva ordinato la ripetizione del processo.
Secondo quanto riferisce l’agenzia ufficiale turca Anadolu, egli era finito alla sbarra per “aver rivelato informazioni” che “avrebbero dovuto rimanere segrete, per il bene della sicurezza dello Stato”.
La controversa vicenda di Berberoglu risale al 2015, con la pubblicazione da parte del quotidiano Cumhuriyet (vicino all’opposizione e oggetto a più riprese di attacchi governativi dal fallito golpe del luglio 2016) di foto compromettenti. Le immagini mostravano elementi dell’intelligence turca intenti a trasportare armi oltreconfine, in Siria.
Il parlamentare Chp avrebbe fornito le immagini all’ex direttore del Cumhuriyet Can Dundar, che è fuggito dal Paese cercando rifugio in Germania, dopo aver ricevuto una condanna a cinque anni e 10 mesi di prigione.
Il deputato del Chp si trova in prigione dal giugno scorso. Ad oggi, egli è il primo e unico parlamentare del principale partito di opposizione laico finito in prigione e condannato in seguito al tentativo di colpo di Stato, in cui il potere di Erdogan ha vacillato per diverse ore.
L’incriminazione di Berberoglu aveva spinto il leader Chp Kemal Kilicdaroglu a promuovere una marcia di protesta da Ankara a Istanbul, alla quale hanno partecipato migliaia di persone. Una camminata che ha rappresentato il punto più alto della protesta dell’opposizione contro il governo dalle dimostrazioni di piazza del 2013 contro il presidente Erdogan.
Dal tentativo di golpe contro il governo e il suo leader, le autorità turche hanno arrestato decine di migliaia di persone nel contesto di una massiccia campagna di repressione. Giornalisti, intellettuali, professori, militari, funzionari pubblici o giudici; e ancora medici, sportivi, imprenditori e semplici cittadini, la repressione governativa non ha risparmiato nessun ambito della società. Fra le accuse, spesso pretestuose, l’affiliazione a gruppi “terroristi” curdi o l’appartenenza al movimento che fa capo al predicatore islamico Fethullah Gülen, in esilio in Pennsylvania (Stati Uniti).
10/07/2017 09:23
19/04/2023 14:03