08/01/2025, 15.01
INDIA
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Leader degli agricoltori da oltre 40 giorni in sciopero della fame

Jagjit Singh Dallewal, 70 anni, ha iniziato la sua protesta a fine novembre e, nonostante le condizioni critiche, ieri ha rifiutato le cure mediche. I contadini indiani del Punjab e dell'Haryana chiedono interventi da quasi due anni senza finora aver trovato risposte da parte del governo centrale. 

Khanauri (AsiaNews/Agenzie) – La salute di Jagjit Singh Dallewal, 70enne leader del movimento contadino indiano, continua a peggiorare a causa di uno sciopero della fame iniziato più di 40 giorni fa. Ma è da febbraio 2023 che gli agricoltori indiani chiedono al governo centrale garanzie legali riguardo i prezzi minimi di sostegno e altre riforme a favore del settore, manifestando nelle aree al confine tra gli Stati del Punjab e dell’Haryana. Nonostante numerosi appelli da parte di diversi attori, ieri Dallewal ha rifiutato le cure mediche.

Le proteste degli agricoltori, guidate dai sindacati Samyukta Kisan Morcha e Kisan Mazdoor Morcha, si basano su vecchie rivendicazioni irrisolte e finora ignorate: le pensioni per i lavoratori agricoli, l’azzeramento dei debiti, l’attuazione di una serie di raccomandazioni da parte di commissioni governative. Ma soprattutto la garanzia di un prezzo minimo di sostegno, che è il prezzo a cui il governo compra i raccolti dagli agricoltori. I contadini sostengono di essere vulnerabili allo sfruttamento e a grosse perdite economiche in mancanza di riforme strutturali.

Dallewal ha iniziato il suo sciopero della fame il 26 novembre. L’8 gennaio ha incontrato il comitato istituito dalla Corte Suprema, ma senza risultati concreti. Dallewal ha espresso delusione sia nei confronti della magistratura che dell’esecutivo, accusandoli di trascurare la crisi. 

Il governo del Punjab, messo sotto pressione dalla Corte suprema e dall'opinione pubblica, ha inviato squadre mediche d’emergenza. “La sua condizione è critica stiamo gestendo la situazione nel miglior modo possibile”, ha dichiarato ieri il dottor Avtar Singh, che sta monitorando Dallewal. 

Nei giorni scorsi i sindacati hanno avvertito che potrebbero tenersi manifestazioni a livello nazionale. “Queste azioni si intensificheranno se il governo centrale continuerà a ignorare le nostre richieste,” ha affermato il leader contadino Abhimanyu Kohar, sottolineando che un’eventuale morte di Dallewal rappresenterebbe una macchia indelebile sul mandato dell'attuale governo.

Il Samyukta Kisan Morcha ha chiesto l’intervento della presidente Droupadi Murmu, sollecitandola a incontrare una delegazione di contadini. L’ufficio presidenziale, citando impegni di agenda, ha respinto la richiesta, alimentando ulteriore malcontento tra i manifestanti. Anche il governo del Punjab è stato criticato per la sua risposta tardiva: la Corte Suprema ha chiarito che non ha ordinato la fine dello sciopero della fame, ma ha insistito sulla necessità di ospedalizzare Dallawel per garantirne la sopravvivenza.

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