Leader ceceno rivendica l'assedio di Beslan
Mosca (AsiaNews/Agenzie) - Il leader separatista ceceno Shamil Basayev ha rivendicato la responsabilità dell'assedio della scuola di Beslan, nel quale sono morte 396 persone, di cui un centinaio di bambini. Un comunicato diffuso tramite un sito internet utilizzato di solito dai separatisti ceceni afferma che la brigata Riyadus-Salikhin ha compiuto l'attacco alla scuola in Ossezia del Nord.
"Grazie ad Allah - è scritto nel comunicato - la brigata dei martiri 'Riydus-Salikhin' ha portato a termine una serie di operazioni militari sul territorio russo". Il gruppo rivendica anche i recenti attentati contro 2 aerei russi che hanno causato 89 vittime e la bomba alla metropolitana di Mosca.
La brigata Riyadus-Salikhin si è resa responsabile di molti attentati in Russia negli ultimi 10 anni. La Russia ha messo una taglia di 10 milioni di dollari su Basayev e l'altro leader ceceno, Mashkadov.
"L'operazione nella città di Beslan è stata compita dal secondo battaglione di martiri sotto il comando del colonnello Orstkhoyev" afferma il comunicato firmato da Basayev. Egli accusa il presidente Putin per le vittime nella scuola, causate a suo dire - dall'attacco delle forze speciali russe nell'edificio della scuola. Nella rivendicazione Basayev sostiene che i militanti avevano chiesto il ritiro delle truppe russe dalla Cecenia o almeno le dimissioni di Putin. Il comunicato afferma che i militanti avevano detto ai mediatori entrati nella scuola che avrebbero dato agli ostaggi acqua e cibo e che avrebbero liberato i bambini più piccoli se i russi avessero iniziato a venire incontro alle loro richieste.
Basayev ha preso le distanze da Osama bin-Laden: "Non lo conosco e non ho ricevuto denaro da lui". Nel comunicato il leader separatista ha dato anche le cifre delle sue operazioni: "Quest'anno ho avuto finanziamenti stranieri per decine di migliaia di dollari. L'attentato ai 2 aerei è costato 4mila dollari, Beslan 10mila euro: le spese erano solo per il cibo e l'equipaggiamento; armi, automobili e esplosivo erano trofei sottratti al nemico". Basayev informa anche sui terroristi coinvolti nell'assedio di Beslan: "In tutto erano 33: 14 ceceni, di cui 2 donne; 9 ingusci, 3 russi, 2 arabi, 2 osseti, 1 tartaro, 1 abitante della Cabardino-Balcaria (repubblica russa del Caucaso settentrionale) e 1 della Zabaikal (Russia sud-orientale)".
06/09/2004
01/09/2005