07/01/2025, 08.28
KIRGHIZISTAN
Invia ad un amico

Le manovre sul debito per far quadrare i conti a Biškek

di Vladimir Rozanskij

Per ridurre i prestiti dall'estero il Kirghizistan ha intenzione di raccogliere dalla popolazione oltre 1,1 miliardi di dollari. Mentre il suo bilancio viene periodicamente rifinanziato con enormi somme, ricavate in seguito alle campagne di lotta alla corruzione.

Biškek (AsiaNews) - Il Kirghizistan è il Paese dell’Asia centrale che ha attraversato più rivolgimenti e trasformazioni, e in questo periodo di grandi cambiamenti geopolitici non è facile comprendere quali tendenze stiano prevalendo a livello politico ed economico, sullo sfondo di un rafforzamento del ruolo delle istituzioni statali in senso autoritario e accentratore. I redattori di Radio Azattyk hanno provato a identificare nella pratica i fattori più incisivi nell’economia di Biškek.

Un dato piuttosto rilevante è la diminuzione del debito pubblico, che dal 2020 appariva in realtà in continuo aumento, fino a raggiungere la cifra di 6,6 miliardi di dollari. Ma se si confronta questa somma con il volume complessivo raggiunta dall’economia kirghisa negli ultimi 5 anni, il debito si riduce dal 63% al 44%, con una crescita decisamente inferiore a quella delle condizioni generali del Paese. Aumentare le entrate e le finanze, rende più facile il pagamento dei debiti, che è quanto più conta per i creditori e permette l’attivazione di nuovi investimenti. Per fare un esempio, il debito pubblico del Giappone costituisce il 250% del suo Pil, ma la potenza economica di Tokyo non fa temere l’apertura di nuovi crediti.

Come spiega l’economista Nurgul Akimova, “il rapporto tra debito e Pil in Kirghizistan si è ridotto del 45%, con un notevole abbassamento dei rischi per la restituzione, ma la crescita complessiva del suo volume impone l’apertura di nuove linee di credito, per la copertura delle spese statali e la realizzazione dei progetti strategici”. Sta cambiando la struttura stessa del debito pubblico, aumentando i crediti interni nel tentativo di ridurre i prestiti dall’estero: nei prossimi tre anni, lo Stato ha intenzione di impegnare dalla popolazione 100 miliardi di som (oltre 1,1 miliardi di dollari), anche se molti deputati hanno fatto notare come i debiti interni siano molto più cari di quelli assunti da altri Paesi.

Il bilancio del Kirghizistan viene periodicamente rifinanziato con enormi somme, ricavate in seguito alle campagne di lotta alla corruzione. Come ha dichiarato il capo dei servizi Kamčybek Tašiev, dal 2020 a oggi sono stati recuperati in questo modo 209 miliardi di som, a fronte di una somma in uscita di bilancio del 2020 di 155 miliardi. Una delle figure più in vista in questo senso è Rajymbek Matraimov, ex-vicepresidente dell’Agenzia doganale, estradato nel 2024 da Baku a Biškek, che ha dovuto restituire 200 milioni di dollari, vale a dire 17 miliardi di som. Non è molto chiaro come vengano reinvestite queste somme, che riguardano anche proprietà e immobili, come quelli attribuiti al capomafia Kamči Kolbaev, ucciso in uno scontro a fuoco con la polizia a ottobre 2023, che superano il miliardo di dollari.

Una delle tendenze più evidenti in Kirghizistan è il sempre maggiore intervento dello Stato nell’economia, con la costruzione di abitazioni sotto ipoteca, l’attivazione di nuove lotterie, la produzione di bevande alcoliche, l’assicurazione delle proprietà, la preparazione dei medicinali, la produzione tessile e perfino il servizio di taxi. La maggiore operazione in questi anni è stata la nazionalizzazione della miniera d’oro di Kumtor, ma anche di diverse banche ad alto capitale, del fondo pensioni, di aeroporti e compagnie energetiche e industrie belliche, spesso proprio sotto lo slogan della lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata.

L’ex-primo ministro Akylbek Žaparov, destituito alla fine dell’anno anch’egli per “problemi fiscali”, aveva dichiarato con enfasi al forum finanziario di maggio che “lo Stato ha assunto il ruolo-guida nell’economia del Paese, non staremo più alle dipendenze della mano invisibile dei mercati, siamo primo violino dell’orchestra”. Ora egli dovrà difendersi nelle inchieste per “conflitti di interesse” che rischiano di diventare la principale questione dello sviluppo dell’economia kirghisa.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
La società civile kirghisa si interroga su diritti e libertà
25/11/2022 10:52
Da Bishkek un piano per il rilancio dell’economia
16/11/2022 08:52
La Shanghai Cooperation Organization si incontra a Bishkek. La prima volta di Rouhani
13/09/2013
La lotta al narcotraffico in Kirghizistan
02/05/2024 08:59
Colombo in cerca di nuovi investimenti per la città portuale
18/07/2022 11:55


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”