Le feste di Diwali, Durga Puja e Dussehra aumenteranno i contagi di quattro volte
A queste feste partecipano milioni di persone e durano da una settimana a un mese. Oltre a cerimonie religiose, vi sono fiere, mercati, appuntamenti culturali, teatri. Nuovi protocolli di sicurezza da ottobre a dicembre: il consiglio per tutti è stare a casa. Proibito toccare, baciare, accarezzare le statue delle divinità. Distanziamento sociale per processioni, ristoranti, immersioni di purificazione. Finora il Covid-19 ha fatto 116.616 morti, su una popolazione di 1,35 miliardi.
Kolkata (AsiaNews) – Con le feste di Diwali, della Durga Puja e di Dussehra, che si celebrano da ieri e per le prossime settimane, il governo indiano teme di dover riscontrare un incremento dei contagi da coronavirus. Alcuni esperti pensano che le infezioni potrebbero quadruplicarsi.
Il Diwali, la festa delle luci, comincerà il 14 novembre; ma ieri è iniziata la festa della Durga Puja [in onore alla dea dell’energia vitale, della forza, della guerra, della protezione] che continua fino al 26 ottobre; il 25 ottobre iniziano le celebrazioni della Dussehra (o Dasara), legata alle vittorie della Durga e a quelle del dio Rama. In alcune regioni esse durano per 9 giorni; in altre – come a Varanasi – durano anche per un mese.
A queste feste partecipano milioni di persone. Esse comportano visite ai templi, raduni religiosi di preghiera, processioni, immersioni di massa nei fiumi, visite a parenti e amici, pranzi, banchetti; all’elemento strettamente religioso si accompagnano fiere, mercati, rappresentazioni teatrali. Per tutte queste occasioni di incontro, la possibilità di avere il cosiddetto “distanziamento sociale” è molto scarsa, anzi impossibile.
A Kolkata, uno dei centri più importanti per la festa della Durga, la Chief Minister Mamata Banerjee ha messo in guarda su una possibile crescita della pandemia da Covid-19 e ha chiesto alla popolazione di seguire strettamente i protocolli di sicurezza. In previsione di un aumento dei contagi, il governo del West Bengal ha accresciuto di 600 letti i reparti di terapia intensiva e di cure speciali da Covid, ed ha ridotto il prezzo per i test da 2250 rupie (circa 25 euro) a 1500 (circa 17 euro).
Da parte sua, il governo centrale ha diramato i protocolli di sicurezza da applicare durante le feste da ottobre a dicembre. Tutte le edicole (pandal) dove vengono ospitate le statue delle divinità sono considerate “zone rosse”, dove è proibito avvicinarsi. La popolazione è invitata a festeggiare gli dei a casa; caldamente invitati a stare a casa e non uscire sono le persone sopra i 65 anni, i malati, le donne incinte e i bambini sotto i 10 anni.
Nei templi è proibito toccare, baciare, accarezzare statue di dei, idoli, o libri sacri. È permessa solo musica registrata; cori e orchestre dal vivo sono proibiti.
Per tutti i raduni il governo raccomanda il distanziamento sociale e l’uso di mascherine. Nelle caffetterie, nelle mense, ai raduni culturali e nei templi si raccomanda di igienizzare le superfici, di avere uno staff sanitario sempre pronto, di avere ambulanze per portare possibili malati all’ospedale.
Secondo le autorità sanitarie della Federazione, al presente vi sono 715.812 casi positivi, con un abbassamento del 10% rispetto alla scorsa settimana. I numeri dei contagiati sono in continua discesa da un mese.
Le situazioni più gravi - dove il contagio è cresciuto – sono nel Chhattisgarh (19% nell’ultima settimana); il Kerala (16%); il West Bengal (8%). Il tasso delle morti sta anch’esso diminuendo. Fino ad ora l’India ha registrato 116.616 morti da Covid-19.
(Ha collaborato Nirmala Carvalho)