Le ferrovie cinesi predicano “armonia”, per nascondere l’inefficienza
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Le ferrovie cinesi hanno difficoltà a smaltire i 188 milioni di passeggeri previsti per la festa del Nuovo Anno Lunare. Ma quest’anno Pechino teme che la “abituale” cattiva organizzazione delle ferrovie inneschi perfino proteste di piazza.
Da anni lunghe code di passeggeri aspettano per ore alle stazioni, dapprima per acquistare un biglietto e poi per salire su treni sovraffollati. Sono quasi un rituale e il governo è sempre stato indifferente alle pressanti richieste dei migranti di istituire un sistema di vendita dei biglietti adeguato all’effettiva offerta di posti, magari introducendo biglietti “nominali”.
Ma quest’anno le autorità temono proteste, specie dai molti migranti frustrati perché sono stati licenziati e dopo la vacanza non hanno un lavoro cui tornare. Su YouTube è molto visto un filmato in cui una venditrice di biglietti alla stazione di Pechino stampa biglietti ben prima che ne sia ufficialmente permessa la vendita. E’ un segreto alla luce del sole che impiegati delle ferrovie facciano simili “favori” ad agenzie di viaggi, che rivendono i biglietto a maggior prezzo.
La preoccupazione è elevata e l’agenzia statale Xinhua si appella alla responsabilità degli operatori ferroviari e parla di “un vero esame della loro capacità di promuovere armonia, ora che la crisi finanziaria globale e l’indebolimento dell’economia interna hanno aggravato” questa usuale situazione. Il ministero per le Ferrovie ricorda che lo stesso presidente Hu Jintao ha osservato che “quest’anno è davvero grave il divario tra domanda e offerta” per i viaggi in treno, quasi a volersi precostituire una giustificazione per le endemiche disfunzioni.