21/10/2024, 08.43
KIRGHIZISTAN
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Le elezioni famigliari del Kirghizistan

di Vladimir Rozanskij

Padri e figli, fratelli e sorelle, madri e figlie, senza parlare dei livelli più ampi di parentela e di amicizia, rendono il Žogorku Keneš - il parlamento locale che verrà rinnovato con il voto del 17 novembre - una grande famiglia. Con quasi quaranta partiti che sono tutti più o meno filogovernativi.

Biškek (AsiaNews) - Anche il Kirghizistan si prepara alle elezioni parlamentari per rinnovare la composizione del Žogorku Keneš, il prossimo 17 novembre. Nelle liste si trovano molto cognomi già noti, ma non tanto dei parlamentari uscenti, quanto dei loro figli e parenti di vario grado, rinnovando la tradizione “famigliare” della politica centrasiatica. I partiti sono comunque assai numerosi, ben 39, di cui il più attivo è Yntymak, il partito social-conservatore e filogovernativo che occupa un posto minoritario in parlamento, e che ha presentato candidati in 32 città.

A Biškek si presentano per Yntymak Nargiza Žoldošbaeva, già deputata e figlia dell’ex-deputato Kamčybek, e il suo fratello minore Taalajbek Sariev. Nargiza aveva perso il seggio in aprile, quando fu arrestata per non avere pagato le tasse, e non si sa quando sia stata liberata e a quali condizioni le è stato permesso di ripresentarsi. Il partito presenta alle elezioni comunali anche Žibek Šarapova, figlia di Zakira, già deputata al parlamento insieme a Kamčybek Žoldošbaev, e che nel 2020 si era presentata per un altro partito, Ata Meken. Insieme a lei si candida anche Marat Askerov, figlio dell’attuale deputata Gulkan Moldobekova e dell’ex-capo dei sindacati Mirbek Asanakunov.

Un altro cognome conosciuto è quello del deputato Marlen Mamataliev, figlio del membro del governo Abdyrakhman, che assicura che “il nostro partito Yntymak vuole rappresentare una novità nel panorama politico nazionale”, continuando ad appoggiare il presidente Sadyr Žaparov e la sua politica, ma anche “mostrandone i limiti quando è necessario”.

Un altro partito di tendenza ecologista che si presenta per la prima volta è Žany Kuč, la “Nuova Forza” di cui il Kirghizistan ha bisogno secondo i fondatori, che hanno preso questa iniziativa la scorsa primavera per comporre una squadra di “candidati giovani e dinamici”. A guidare il gruppo è Kubanyčbek Kongantiev, figlio dell’ex-procuratore generale Kambaraly, che già nella scorsa legislatura era arrivato a presiedere il Žogorku Keneš per altre fazioni. Tra le “nuove forze” si presenta anche Ajgul Tokombaeva, figlia dell’ex-deputata Damira Nijazalieva ed essa stessa già eletta con altra sigla alle scorse elezioni, e Nurilja Čolponbaeva, figlia dell’ex-speaker parlamentare Mukar, che non era stata eletta la scorsa volta.

Anche Ajdar, il figlio del sindaco di Biškek, Aziz Surakmatov, è nella lista delle “nuove forze”; il padre è diventato sindaco dopo l’esperienza parlamentare, e il figlio si propone di ripetere la stessa carriera. Stupisce la presenza anche di Žanybek Abirov, che aveva rimesso il mandato parlamentare dopo una clamorosa rissa in aula. Un altro “figlio d’arte” è il 33enne Alymbek Baktybekov, già due volte deputato, il cui padre Bakyt Sydykov è il leader di un altro partito, Ata-Žurt Kyrgyzstan, e il nonno Usen è stato capo dell’amministrazione presidenziale a inizio degli anni Duemila e fondatore del partito “Nuovo Kirghizistan”. L’attuale capo del partito è Asylbek Maktemirov, fratello del deputato Ajbek di Ata-Žurt, che si presenta al seggio di Džalal-Abad.

La lista sarebbe ancora lunga, limitandosi soltanto a padri e figli, fratelli e sorelle, madri e figlie, senza parlare dei livelli più ampi di parentela e di amicizia che rendono il Žogorku Keneš una grande famiglia. Il presidente Žaparov ha esortato tutti i cittadini del Kirghizistan a partecipare attivamente alle elezioni, sia del parlamento nazionale sia delle amministrazioni locali, assicurando che “le autorità non intendono interferire in alcun modo nella campagna elettorale”, in quanto “sono passati i tempi in cui il potere sosteneva i candidati ad esso favorevoli”. Anche il presidente del Comitato di sicurezza Gknb, Kamčybek Tašiev, ha affermato che “alle elezioni non si presenta il partito di governo”, anche se di fatto i quasi quaranta partiti sono tutti più o meno filogovernativi, e inoltre molto imparentati con tutte le strutture di potere del Kirghizistan.

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