Le date del conflitto e della pace (scheda)
L'ostilità tra India e Pakistan per il Kashmir (regione al 60% musulmana), è iniziata nel 1947, anno dell'indipendenza dei due paesi, rispettivamente a maggioranza indù e musulmana. Per il predominio sulla regione si sono combattute due guerre nel 1948 e 1965. Dal 1989 aumentano le rivendicazioni, anche violente, di un movimento separatista per l'indipendenza del Kashmir, ma India e Pakistan escludono questa soluzione della controversia.
Negli ultimi anni sono seguiti episodi di forte tensione: test nucleari condotti dai due paesi nel 1998 e un attacco al Parlamento indiano, forse da parte di guerriglieri musulmani, nel dicembre 2001. I contatti tra i due paesi si sono interrotti nel 2002, quando si è sfiorata una guerra nucleare. Segni di distensione sono iniziati già ad aprile 2003, quando il Primo ministro indiano Vajpayee ha fatto un importante discorso pubblico nel Kashmir indiano, manifestando la volontà di risolvere la contesa con il Pakistan sul Kashmir. A novembre, è stato raggiunto un accordo di cessate il fuoco lungo i 1100 km della Linea di Controllo che separa le parti del Kashmir amministrate dai due paesi. L'India ha riconosciuto al Pakistan i successi nel prevenire le incursioni dei guerriglieri. Grazie a questa tregua, a gennaio è stato possibile un incontro a Islamabad tra i due primi ministri, nell'ambito del summit dell'Associazione Asiatica per la Cooperazione Regionale (Saarc). Sono anche ripresi i collegamenti di trasporto (aerei, treni autobus) e si sono rafforzate le relazioni diplomatiche.
Secondo fonti indiane la diatriba violenta per il Kashmir è costato la vita a 40mila persone; a 80-100 mila secondo i pakistani. Fonti neutrali parlano di 65 mila morti. (MR)