Le borse dell’Asia in netta ripresa, sperando nel piano americano
Hong Kong (AsiaNews) – Tutte le borse asiatiche registrano questa mattina un rialzo improvviso, dopo la decisione delle autorità Usa di intervenire per mettere fine alla crisi finanziaria.
L’indice Nikkei di Tokyo è salito del 3,3%, dopo aver toccato ieri il minimo in più di tre anni.
La borsa di Hong Kong è salita del 6,7%, dopo una continua discesa in questa settimana, aiutata anche dalle decisioni del governo di Pechino di frenare la crisi finanziaria. Per stabilizzare il mercato, le autorità hanno deciso di acquistare azioni in tre delle più grandi banche statali e hanno ridotto anche le tasse per l’acquisto di azioni. In tal modo, l’indice di Shanghai è schizzato del 9,46%.
Tutte le altre piazze registrano una crescita: Singapore il 4,03%; Seoul 4,62; Taipei 5,59; Manila 4,69; Kuala Lumpur 2,53; Jakarta 3,09.
Gli indici positivi sono dovuti anche al fatto che molte banche centrali stanno immettendo nel mercato grandi cifre di liquidità. Negli ultimi 4 giorni, e per due volte al giorno, la Banca del Giappone ha iniettato in tutto 11mila miliardi di yen. Anche Stati Uniti ed Europa hanno continuato a iniettare massiccia liquidità sul mercato. Solo ieri, in uno sforzo congiunto, l’offerta è arrivata a 180 miliardi di dollari.
Ma il segno maggiore di speranza viene dall’annuncio del Tesoro americano di provvedere a un “vasto piano” per fronteggiare “il problema degli assetti non liquidi”, la fonte dei disastri che hanno portato al fallimento della Lehman Bros.
Si vocifera che il Congresso vorrebbe lanciare una struttura chiamata Resolution Trust Corporation che dovrebbe addossarsi i debiti prodotti dalla crisi dei mutui.
L’opinione di molti analisti è che queste misure porteranno “almeno per un certo tempo” stabilità nel mercato. Intanto però gli investitori si muovono alla ricerca di qualche porto sicuro, come l’acquisto di oro. Ieri il prezzo del minerale è cresciuto dello 0,8%.