Le “Bibbie dello tsunami” aiutano il Giappone a comprendere la tragedia
Sopravvissute all’onda anomala che l’11 marzo ha piegato il Paese, 3mila copie della Bibbia tradotte nel dialetto locale sono tornate in vendita. Danno una risposta a chi ha sofferto e aiuteranno la casa editrice a rimettersi in piedi.
Tokyo (AsiaNews) - Migliaia di Bibbie sopravvissute allo tsunami che l’11 marzo 2011 ha sconvolto il Giappone sono tornate in vendita. Il testo sacro, dicono gli acquirenti, “aiuta a dare una risposta alla peggiore tragedia degli ultimi 10 anni”. E il fatto che siano le uniche superstiti di una casa editrice spazzata via dal mare le rende ancora più preziose.
Ofunato, nella provincia di Iwate, è stata distrutta al 60 % dallo tsunami che ha provocato un terremoto e la conseguente falla nella centrale nucleare di Fukushima. Qui vive da decenni il dottor Haratsugu Yamaura, cattolico di 71 anni, che da quando è andato in pensione si è impegnato a tradurre la Bibbia in Kesen-go, il dialetto parlato nelle regioni della costa nord-orientale del Giappone.
Dopo aver visto la distruzione di Ofunato – che il dottor Yamaura definisce “la peggiore crisi dopo la II Guerra mondiale – i cattolici del posto hanno chiesto al medico: “Kamisamansuu, kamisamansuu, nashite oreadogoo, misute yaryashitare?”. Si tratta di un passo tratto da Matteo 27:46 e tradotto nel loro dialetto: “Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?”. Ora però il piccolo miracolo delle Bibbie sta dando una risposta.
I testi erano infatti stampati dalla E.Pix, una piccola casa editrice locale. Tre giorni dopo l’assalto dell’onda anomala Masaya Kumagai, editore e presidente del gruppo, è tornato nella sede: tra i calcinacci ha trovato 3mila copie ancora in buono stato, che ha portato via per farle asciugare al sole. Ora, grazie ai proventi delle vendite, pensa di poter rimettere in piedi la E.Pix.
In un primo momento l’editore voleva venderle a prezzo scontato, dati i danni subiti. Ma Masahiro Kudo, vice direttore della Fondazione del Museo della Letteratura Ayako Miura [scrittrice nipponica nota per le sue opere tratte da temi cristiani] ha insistito per comprarle a prezzo pieno: “Sono copie molto preziose. Dimostrano l’amore di Dio per i sopravvissuti”.
Spinto dal passaparola, Kumagai ha iniziato la vendita online. Mizue Takahashi, residente a Tokyo di 70 anni, ne ha comprata una: “La copia era ancora umida, quando l’ho ricevuta. Mi ha aiutato a comprendere lo tsunami e a dare delle risposte per il dolore che ha provocato al nostro Paese”. Grazie al numero crescente di acquirenti, l’editore è stato in grado di pagare gli stipendi nonostante il dramma. Ora spera di ricostruire la sua azienda.
Ofunato, nella provincia di Iwate, è stata distrutta al 60 % dallo tsunami che ha provocato un terremoto e la conseguente falla nella centrale nucleare di Fukushima. Qui vive da decenni il dottor Haratsugu Yamaura, cattolico di 71 anni, che da quando è andato in pensione si è impegnato a tradurre la Bibbia in Kesen-go, il dialetto parlato nelle regioni della costa nord-orientale del Giappone.
Dopo aver visto la distruzione di Ofunato – che il dottor Yamaura definisce “la peggiore crisi dopo la II Guerra mondiale – i cattolici del posto hanno chiesto al medico: “Kamisamansuu, kamisamansuu, nashite oreadogoo, misute yaryashitare?”. Si tratta di un passo tratto da Matteo 27:46 e tradotto nel loro dialetto: “Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?”. Ora però il piccolo miracolo delle Bibbie sta dando una risposta.
I testi erano infatti stampati dalla E.Pix, una piccola casa editrice locale. Tre giorni dopo l’assalto dell’onda anomala Masaya Kumagai, editore e presidente del gruppo, è tornato nella sede: tra i calcinacci ha trovato 3mila copie ancora in buono stato, che ha portato via per farle asciugare al sole. Ora, grazie ai proventi delle vendite, pensa di poter rimettere in piedi la E.Pix.
In un primo momento l’editore voleva venderle a prezzo scontato, dati i danni subiti. Ma Masahiro Kudo, vice direttore della Fondazione del Museo della Letteratura Ayako Miura [scrittrice nipponica nota per le sue opere tratte da temi cristiani] ha insistito per comprarle a prezzo pieno: “Sono copie molto preziose. Dimostrano l’amore di Dio per i sopravvissuti”.
Spinto dal passaparola, Kumagai ha iniziato la vendita online. Mizue Takahashi, residente a Tokyo di 70 anni, ne ha comprata una: “La copia era ancora umida, quando l’ho ricevuta. Mi ha aiutato a comprendere lo tsunami e a dare delle risposte per il dolore che ha provocato al nostro Paese”. Grazie al numero crescente di acquirenti, l’editore è stato in grado di pagare gli stipendi nonostante il dramma. Ora spera di ricostruire la sua azienda.
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