Latte alla melamina: morti e malati sono molti più dei dati ufficiali
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Almeno altri 5 neonati cinesi sono morti perché nutriti con il latte in polvere alla melamina, oltre ai 3 ammessi dal governo. Li Xiaokai, 9 mesi, è morto a casa nel villaggio Liti (Henan) nelle prime ore del 10 settembre, prima che uscisse la notizia del latte adulterato, per gravi calcoli ai reni accertati con esami a ultrasuoni all’Ospedale Pediatrico di Zhengzhou e insufficienza renale, che medici e genitori non hanno saputo spiegarsi.
Così anche altri 4 neonati morti per malattie renali (come Tian Jin di un anno, un neonato del Jiangxi di 6 mesi e uno dello Xinjiang) per i quali il governo dice “non c’è prova” che dipendano dal latte alla melamina. Il governo ammette solo 3 decessi, cui i media aggiungono il neonato morto nello Xinjiang.
Wang Siyu di Shangqiu, nutrita dalla nascita con il latte Sanlu, ha mostrato problemi renali all’età di 3 mesi: ricoverata più volte senza che nessuno ne capisse le cause, è morta il 2 maggio in ospedale. In molte zone, da 2 anni i medici hanno denunciato un anomalo aumento dei calcoli renali nei neonati, che in genere non li hanno. Hanno additato il latte in polvere, prima che scoppiasse lo scandalo.
La melamina è usata nell’industria plastica, ma tossica per l’uomo. La sua molecola è simile a quella delle proteine per cui, aggiunta al latte, lo fa sembrare ricco di nutrimento.
Dalla fine di ottobre la cifra ufficiale dei malati è ferma a circa 53mila, mentre gli ospedali hanno continuato ad accertarne altri. Esperti commentano che il governo vuole attenuare la gravità del fenomeno, per avere meno critiche ma anche per ostacolare le richieste di risarcimento contro le ditte casearie. Pechino ha promesso cure gratuite e “risarcimenti” per le famiglie, ma non ha ancora indicato cifre e nemmeno dice se vuole accertare altre morti e malattie oltre a quelle ufficiali.
17/10/2008