L'appello dei turkmeni per la pace islamica
Al Forum economico internazionale di Kazan Gurbanguly Berdymukhamedov - già presidente e padre dell'attuale capo di Stato turkmeno - ha invocato "un’iniziativa islamica in nome della pace, della comprensione reciproca e della fiducia” da presentare all'Onu. Indicando a modello le relazioni tra la Russia e i Paesi islamici.
Kazan (AsiaNews) - Il presidente del Senato del Turkmenistan ed ex-presidente della repubblica, Gurbanguly Berdymukhamedov, ha guidato la delegazione del suo Paese al Forum economico internazionale di Kazan in Tatarstan su “Russia e mondo islamico” dei giorni scorsi, intervenendo per sostenere “la fedeltà ai valori tradizionali, alla pace e alla giustizia sociale, che devono connettersi alle tendenze contemporanee e alle implementazioni innovative nell’economia”.
Il presidente-senior ha ricordato che lo scorso 21 marzo l’Assemblea generale dell’Onu ha approvato la proposta del Turkmenistan sulla proclamazione del 2025 come “anno internazionale della pace e della fiducia”, proponendo quindi ai partecipanti di “elaborare un’iniziativa islamica in nome della pace, della comprensione reciproca e della fiducia”, da presentare insieme all’Onu. Si tratterebbe di una “road map” formata da una serie di approcci e proposte sulla base dei postulati dell’islam come “religione della pace, della bontà e della giustizia”.
Berdymukhamedov ha ricordato anche che in Turkmenistan e in altri Paesi turanici si sta festeggiando il giubileo dei 300 anni del poeta Makhtumkuli Fragi, esprimendo il desiderio che “questa commemorazione non si esaurisca con le solennità e le manifestazioni, ma diventi il punto di partenza per formare una nuova coscienza culturale e di collaborazione scientifica tra il nostro Paese e la Russia, e che possa ispirare i letterati e gli studiosi di tanti Paesi in progetti comuni”. Insieme al presidente del Tatarstan, Rustam Minnikhanov, il “padre della patria” turkmeno ha visitato la mostra Russia Halal Expo, con tante testimonianze dell’attivismo comune tra turkmeni e tatari, anche nell’imprenditoria dei trasporti via terra e aria, con i mezzi di trasporto pesanti e gli elicotteri.
Uno spazio speciale è stato dedicato all’arte turkmena della produzione dei tappeti con le sue speciali tecniche e metodologie, oltre all’angolo delle “famose erbe curative del Turkmenistan”. Tutti i Paesi invitati hanno esposto le proprie realizzazioni più notevoli, nei settori dell’alimentare, della medicina e dell’industria leggera. Anche il primo ministro del Tatarstan, Aleksej Pesošin, ha voluto sottolineare come “il mondo islamico è sempre stato e rimane per la Russia uno dei più importanti partner economici nel mondo, e negli ultimi anni le nostre relazioni crescono in modo sempre più intenso”.
Il presidente russo Vladimir Putin ha inviato un messaggio di saluto ai partecipanti del Forum, affermando che le iniziative comuni della Russia con l’Organizzazione per la cooperazione islamica sono oggi “decisive per affrontare le questioni più importanti a livello regionale e globale”, e devono essere sempre più sostenute. Berdymukhamedov ha commentato queste parole a conclusione del Forum, affermando che “la Russia e i Paesi islamici forniscono un grande esempio di come bisogna costruire le relazioni tra lo Stato e il popolo: con rispetto e affermando i diritti di ciascuno, ma anche soddisfacendo le esigenze e i bisogni di tutte le parti sociali, senza usare forme di pressione o di minaccia”. Il leder turkmeno ha ringraziato Minnikhanov “per il suo grande lavoro di politico e diplomatico, nel coltivare rapporti aperti e pieni di fiducia reciproca con i dirigenti di molti Stati, e vediamo molti successi che ci attendono sul cammino che stiamo percorrendo insieme”.
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