Laos e Thailandia, lotta congiunta alla tratta delle donne
Vientiane (AsiaNews) - I funzionari dell'immigrazione di Laos e Thailandia collaboreranno per fermare la tratta di donne destinate al mercato della prostituzione. Radio Free Asia riferisce che la decisione è stata presa dopo un giro di vite avvenuto il 4 febbraio scorso. A un posto di blocco sul Lao-Thai Friendship Bridge, ponte che collega i due Paesi attraversando il Mekong, agenti thai hanno bloccato più di 100 adolescenti non accompagnate provenienti da Vientiane.
I funzionari le hanno interrogate chiedendo loro per quali ragioni si trovavano in Thailandia e se avevano documenti. Dinanzi alla vaghezza delle risposte, le autorità hanno capito che le giovani erano vittime della tratta.
Nell'ultimo rapporto annuale (2014) del Dipartimento di Stato americano sul traffico umano, la Thailandia è stata inserita tra i Paesi "Tier 3", quelli "i cui governi non rispondono appieno agli standard minimi e non attuano provvedimenti significativi per farlo". Questi standard sono basati su una legge statunitense passata nel 2000 e chiamata Trafficking Victims Protection Act (Tvpa).
"La maggior parte delle vittime trafficate in Thailandia - si legge nel documento - sono migranti dai Paesi confinanti che sono forzate, costrette o tradotte con l'inganno in lavori forzati, o sfruttate per il mercato del sesso. Le stime a ribasso parlano di decine di migliaia di vittime".
Di recente ci sono stati diversi casi di ragazze laotiane minorenni convolte nel giro della prostituzione in Thailandia. A gennaio i giornali locali hanno riportato che le autorità thai hanno salvato 72 ragazze, di età compresa tra i 13 e i 20 anni, che lavoravano come prostitute in quattro karaoke del distretto Song Phi Nong (provincia centrale di Suphanburi).
Secondo dati del ministero laotiano del Lavoro e del welfare sociale, dal 2001 più di 2.200 vittime di traffico umano sono state salvate da bordelli e altre strutture thai. Il 75-80% di loro aveva meno di 18 anni e il 95% erano donne.