05/11/2015, 00.00
PAKISTAN
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Lahore, crolla una fabbrica: almeno 18 morti, decine di persone intrappolate fra le macerie

Nelle operazioni di soccorso impegnati anche mezzi e reparti dell’esercito. Le persone intrappolate contattate attraverso i cellulari. Finora 98 persone sono state estratte vive dalle macerie. Al momento del crollo erano presenti circa 200 operai. Un incidente che si aggiunge alle tragedie degli ultimi anni.

Lahore (AsiaNews/Agenzie) - Le autorità pakistane hanno lanciato in queste ore una imponente operazione di soccorso, per cercare decine di persone intrappolate da ieri fra le macerie di una fabbrica crollata a Lahore, nella provincia del Punjab. Al momento si registrano 18 morti, ma il bilancio è provvisorio e il numero sembra destinato ad aumentare nelle prossime ore. Una tragedia che conferma, una volta di più, le pessime condizioni di lavoro in molte realtà dell’Asia del sud come testimoniano diversi incidenti nel recente passato, fra cui il disastro al Rana Plaza in Bangladesh nel 2013, che ha causato oltre mille vittime.

Fonti locali riferiscono che il crollo ha riguardato una fabbrica tuttora in costruzione, forse danneggiata dal sisma della scorsa settimana. I soccorritori stanno usando diversi mezzi, fra cui gru e bulldozer, nel tentativo di spostare le macerie. Sul luogo dell’incidente sono presenti anche mezzi e reparti dell’esercito per contribuire alle operazioni di recupero.

Al momento non si conoscono ancora le ragioni del crollo, sebbene incidenti di questo tipo non sono certo rari in una nazione in cui gli standard relativi alla sicurezza nei cantieri e sui luoghi di lavoro è spesso insufficiente. Due piani della fabbrica, inserita nel complesso Sundar Industrial Estate, nella periferia di Lahore, erano già in funzione mentre un terzo era ancora in fase di costruzione.

Secondo quanto riferisce Jam Sajjad Hussain, portavoce delle squadre di soccorso, nella struttura erano presenti circa 200 operai quando è avvenuto il crollo, anche se è difficile elaborare stime precise. Finora sono state estratte vive dalle macerie almeno 98 persone, molte delle quali hanno dovuto ricorrere a cure mediche in ospedale.

In queste ore alcuni lavoratori rimasti intrappolati fra muri e calcinacci hanno usato i propri cellulari per chiamare i soccorritori in cerca di aiuto e guidarli nelle operazioni di recupero. “Stavamo lavorando al primo piano - racconta uno degli operai intrappolati, contattato via telefono - quando il soffitto è crollato all’improvviso”. Egli riferisce in diretta di sentire il rumore dei mezzi di soccorso all’opera e che “mi danno la speranza di poterne uscire vivo”.

Nel settembre dello scorso anno, sempre a Lahore, almeno 24 persone sono rimaste uccise nel crollo di una moschea. Nel febbraio 2012 altre 17, fra cui bambini, sono decedute nel crollo di una fabbrica causato da una fuga di gas, in un’area residenziale della città. A settembre dello stesso anno 289 persone sono bruciate vive in un incendio a una fabbrica tessile a Karachi, metropoli nel sud del Pakistan.

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