02/02/2012, 00.00
PAKISTAN
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Lahore, attivista cristiana per i diritti delle donne ferita in un assalto

di Jibran Khan
Shunila Ruth, direttrice di Talitha Kumi Welfare Centre, è rimasta vittima di un agguato nei pressi della sua abitazione. Quattro uomini a volto coperto l'hanno minacciata di nuovi attacchi. La sua associazione tutela le donne emarginate, vittime di violenze domestiche e stupri. Sacerdote a Lahore punta il dito contro il "fallimento" del governo provinciale.
Lahore (AsiaNews) - Quattro uomini con il volto coperto hanno assalito un'attivista per i diritti umani cristiana, attiva in un'associazione che si batte per la tutela femminile in Pakistan. Il fatto è avvenuto ieri sera a Lahore, provincia del Punjab, nei pressi dell'abitazione della donna, che stava tornando a casa dopo una giornata di lavoro. Shunila Ruth, direttrice di Talitha Kumi Welfare Centre (Tkwc), è stata avvicinata dal gruppetto che l'ha bloccata, spinta contro un muro e gettata a terra. Agli abusi sono seguite le minacce: i quattro hanno avvertito la donna di nuovi attacchi in futuro. Al momento è ricoverata in un ospedale della città, per curare le ferite riportate durante l'aggressione.

In Pakistan si fa sempre più difficile la situazione di attivisti e associazioni che si battono a tutela dei diritti umani, soprattutto se difendono minoranze religiose - cristiana, ahmadi - donne o vanno a colpire gli interessi di "poteri forti" o categorie che rispondono con la violenza. Nei giorni scorsi abbiamo riportato la vicenda di Waseem Shakir, attivista per i diritti umani e coordinatore distrettuale della PML-N (Pakistan Muslim League Nawaz) a Kot Addu, nel distretto di Muzaffargarh, oggetto di minacce provenienti da membri delle forze dell'ordine (cfr. AsiaNews 30/01/2012 Punjab: attivista cristiano oggetto di minacce della polizia).

P. Naeem John, dell'arcidiocesi di Lahore, condanna con forza l'aggresione a Shunila Ruth che definisce "codardo" perché colpisce una donna. Il sacerdote lancia un appello al governo del Punjab, troppo spesso assente se non connivente, che "ha fallito nel compito di difesa delle minoranze"; al riguardo, egli cita ad esempio la demolizione della proprietà cristiana Gosh-e-Aman, contro la quale una donna cattolica ha presentato denuncia all'Alta corte di Lahore.

Il Talitha Kumi Welfare Centre (Tkwc) opera in città dal 2001 e gode del sostegno della Chiesa missionaria svedese, che ha stretti legami con la Chiesa del Pakistan. L'associazione si batte per la tutela delle donne emarginate e fornisce assistenza legale alle vittime di violenze domestiche, stupri e matrimoni forzati. Già in passato gli attivisti di Tkwc hanno ricevuto minacce e avvertimenti a causa del lavoro svolto.
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