Lahore, Giornata delle minoranze: l’intolleranza religiosa minaccia l’ordine democratico
Attivisti per i diritti umani lanciano una convenzione nazionale per affermare i valori democratici. L’Assemblea del Punjab approva risoluzione per introdurre le parole di Ali Jinnah nei programmi accademici. Il mese scorso i legislatori della provincia hanno varato però una legge che protegge la religione islamica. La visione pluralista del padre della patria si deve ancora concretizzare.
Lahore (AsiaNews) – “L’intolleranza religiosa è istituzionalizzata e rappresenta una minaccia per l’ordine democratico del Paese”. È il grido d’allarme lanciato ieri dai partecipanti a un incontro pubblico che celebrava la Giornata nazionale delle minoranze.
L’11 agosto del 1947, tre giorni prima della nascita ufficiale del Pakistan, il Quaid-e-Azam (Grande Leader) Muhammad Ali Jinnah pronunciò un famoso discorso a favore della libertà religiosa e dell’uguaglianza in un Paese a stragrande maggioranza di fede musulmana.
Nel ricordo delle parole del padre della patria, il Center for Social Justice (CSJ) e altre organizzazioni che si battono per il rispetto dei diritti umani (tra cui anche la Commissione nazionale Giustizia e Pace) hanno lanciato una convenzione nazionale per promuovere l’affermazione dei valori democratici sulla “tirannia della maggioranza”.
I relatori hanno espresso la loro preoccupazione per l’escalation della violenza contro le minoranze religiose nel Paese. Per Peter Jacob, direttore esecutivo del CSJ, la protezione dei diritti delle minoranze va rafforzata e il governo dovrebbe farne una priorità politica: “Le autorità devono adottare misure legali, politiche e amministrative per far fronte alle sfide dell'inclusione delle minoranze”.
Ijaz Alam Augustine, ministro del Punjab per i Diritti umani e le Minoranze, ha cercato di salvare l’operato del governo provinciale. Egli ha rimarcato che l’esecutivo locale ha varato numerosi provvedimenti per soddisfare gli interessi delle minoranze. Ci sono segnali che vanno in senso opposto, però, come la recente approvazione da parte dell’Assemblea legislativa del Punjab di una legge che protegge la religione islamica e proibisce le offese al profeta Maometto.
È considerato invece un risultato eccezionale l’approvazione, avvenuta ieri, di una risoluzione da parte del Parlamento provinciale per includere nei programmi accademici il discorso pronunciato 73 anni fa da Ali Jinnah. L’Assemblea ha approvato all’unanimità la risoluzione, presentata da Khalil Tahir Sandhu.
Nel suo celebre intervento, Ali Jinnah promise la costruzione di un Paese dove tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro fede, sarebbero stati uguali agli occhi dello Stato e della legge, e che ogni persona sarebbe stata libera di professare e praticare la propria religione. Lo storico e politologo Yaqoob Bangash ha sottolineato che le minoranze stanno ancora aspettando che la visione del Quaid-e-Azam si concretizzi, e che in Pakistan tutti i cittadini siano veramente uguali.
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