La solidarietà delle Chiese per il Libano ferito dalle esplosioni
Il patriarca caldeo aderisce alla giornata di digiuno e preghiera indetta dalla Chiesa maronita per domani, 8 agosto. L’invito al raccoglimento e al pentimento lanciato dal card Raï per una “nazione ferita”. Solidarietà dall’India, offerte ed elemosine dalla Terra Santa da distribuire ai bisognosi. Profonda compassione dal Consiglio mondiale delle Chiese. La campagna di AsiaNews "In aiuto a Beirut devastata".
Beirut (AsiaNews) - Dall’Iraq alla Terra Santa, la Chiesa nel mondo esprime solidarietà al Libano, alle vittime della doppia esplosione e ai feriti, a una nazione che domani - come da indicazione dei vescovi maroniti - osserverà una giornata di digiuno e preghiera in segno di lutto. In una nota diffusa a conclusione della riunione mensile, i prelati dedicato l’8 agosto al “pentimento” e al “raccoglimento” per una “nazione ferita”. “Preghiamo - prosegue la nota diffusa a conclusione dell’incontro - per il conforto delle anime dei martiri e le loro famiglie. Lavoriamo con il sacrificio necessario per il bene comune e per ricostruire” un Paese di “libertà, fratellanza e stato di diritto”.
Fra quanti hanno aderito alla giornata di digiuno e preghiera vi è la Chiesa in Iraq. In una nota pubblicata dal patriarcato, il primate caldeo card Louis Raphael Sako invita “tutti i figli e le figlie” a “unirsi all’invito del card Raï” e dedicare una orazione speciale alle “vittime del disastro del porto di Beirut”. Al tempo stesso il patriarca caldeo esprime “vicinanza alla nostra diocesi” nella capitale libanese e invoca la protezione “di Dio sul Libano, l’Iraq e i popoli della regione”.
Condoglianze arrivano anche dall’India, per mezzo del card Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai, che esprime la “solidarietà” dei cattolici del Paese alla popolazione libanese, rappresentata dal patriarca maronita card Beshara Raï. Sempre dalla nazione asiatica suor Marie Gemma, priora del monastero di clausura di Baroda, nel Gujarat, spiega ad AsiaNews che “tutte le religiose del monastero si solleveranno per la cittadinanza di Beirut e di tutto il Libano” condividendone “il dolore e il lutto” per trasformare le loro sofferenze in fonte di consolazione.
La diocesi di Gerusalemme e tutta la Terra Santa pregano per il popolo libanese, come annuncia in un messaggio mons. Pierbattista Pizzaballa, amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme. I nostri pensieri, scrive il prelato, “vanno ai nostri fratelli e sorelle libanesi colpiti dal terribile disastro”.
In ogni chiesa e parrocchia della nostra diocesi, aggiunge, incluse le cappelle e gli istituti religiosi domenica 9 agosto e domenica 16 agosto “pregheremo con particolare intenzione per le vittime, le loro famiglie e i molti feriti, invocando la misericordia di Dio”. Offerte ed elemosine raccolto durante le celebrazioni “saranno inviate vicariato apostolico di Beirut e a mons. Cesar Esseyan, per essere distribuite al popolo libanese”. In una nota ufficiale il consiglio dei capi delle Chiese cattoliche di Terra Santa annuncia “preghiere per le anime delle vittime, per la guarigione dei feriti” e, al contempo, per la stabilità e la prosperità del Libano”.
Il Consiglio mondiale delle Chiese (Cmc), organizzazione ecumenica che raccoglie 349 denominazioni cristiane, invia le proprie condoglianze e assicura preghiere “per quanti hanno perso persone care, per i feriti e per il lavoro dei mezzi di soccorso”. In una lettera indirizzata ai membri dell’organismo in Libano, il segretario generale ad interim Cmc reverendo Ioan Sauca esprime “profonda compassione e solidarietà” e invoca la grazia e l’amore di Dio verso persone “che necessitano di tutto l’aiuto umanitario possibile per sopravvivere a questa tragedia”.
Infine, il vie-presidente della commissione migranti della Conferenza episcopale delle Filippine mons. Ruperto Santos esprime profondo dolore e commozione per l’incidente a Beirut. Secondo le prime informazioni, fra i feriti vi sarebbero anche otto persone provenienti dall’arcipelago asiatico. “Una notizia davvero tragica, triste” commenta il prelato. “I nostri cuori - aggiunge - sono con loro, siamo una cosa sola con il Libano, uniti nello spirito e nella preghiera”. Alle vittime e ai feriti saranno dedicate le messe che verranno celebrate nei prossimi giorni.
A sostegno della popolazione di Beirut e del Libano, in appoggio alla Caritas Libano, AsiaNews ha deciso di lanciare la campagna "In aiuto a Beirut devastata". Coloro che vogliono contribuire possono inviare donazioni a:
- Fondazione PIME - IBAN: IT78C0306909606100000169898 - Codice identificativo istituto (BIC): BCITITMM -
Causale: “AN04 – IN AIUTO A BEIRUT DEVASTATA”
- attraverso il sito di AsiaNews alla voce “DONA ORA”
06/08/2020 11:21
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