La rinnovata amicizia tra Bishkek e Ulan Bator
Dopo dieci anni (e antichi rancori) i ministri degli Esteri dei due Paesi sono tornati a incontrarsi per porre le basi di una cooperazione eocnomica. Accanto agli scambi commerciali previsti anche programmi per rotte aeree dirette e abolizione dei visti d’ingresso.
Bishkek (AsiaNews) - Dopo dieci anni senza incontrarsi, anche per rancori antichi e recenti mai sopiti del tutto, il ministro degli esteri del Kirghizistan, Zheenbek Kulubaev, ha incontrato la sua omologa della Mongolia, Batsetseg Batmonkh, per discutere ufficialmente di progetti comuni tra i due Paesi, in cui s’incontrano le anime turco-mongoliche dell’Asia centrale, come informa l’agenzia Middle Asian News.
Le trattative si sono svolte in un clima molto amichevole e fruttuoso, in cui le parti hanno valutato le condizioni attuali delle relazioni tra Mongolia e Kirghizistan, cercando le vie per rilanciare la collaborazione a livello nazionale e regionale. Batsetseg ha sottolineato che, pur a fasi alterne, negli ultimi 30 anni dopo la fine dell’Urss le relazioni si sono sviluppate in senso molto positivo, tra due Paesi senza sbocco sul mare e stretti tra popoli diversi, divisi dal corridoio cinese dello Xinjiang uiguro.
Kulubaev ha ringraziato per l’accoglienza calorosa, dichiarandosi felice di aver potuto finalmente realizzare questa visita a un “popolo fratello” dei kirghizi. I mongoli hanno messo sul tavolo le prospettive a lungo termine della politica del governo di Ulan Bator, la “Visione-2050” e la “Nuova politica di rinascita”, in cui inserire la cooperazione con Bishkek per le infrastrutture, i trasporti, la logistica, l’agricoltura e l’industria leggera. Entrambe le parti hanno concordato sulla necessità di ottimizzare lo sfruttamento delle risorse naturali.
La Mongolia ha la necessità di diversificare la propria attività di commercio estero, e sono state discusse le forniture di prodotti da esportazione, come la carne, i suoi derivati e la pelle. Questi articoli verranno inviati al Kirghizistan dalla Mongolia, per la distribuzione a tutta l’area dell’Asia centrale. I kirghisi forniranno ai mongoli soprattutto la frutta e la verdura. Su tutto questo veglieranno le istituzioni politiche con le necessarie misure di controllo veterinario e profilattico.
Sarà particolarmente rafforzata l’attività della commissione intergovernativa kirghiso-mongola per il commercio, l’economia, la scienza, la tecnologia e la cultura, che aveva avuto uno scambio di progetti e protocolli a marzo 2022, ora da realizzare in forma positiva ed efficace, senza troppe complicazioni burocratiche. Nella delegazione kirghisa era presente anche il ministro dell’agricoltura Askarbek Dzhanybekov, che ha sottolineato a sua volta le grandi possibilità che si aprono per la collaborazione con la Mongolia nell’ambito agrario, con molti reciproci vantaggi.
Il governo di Ulan Bator ha anche dichiarato il periodo 2023-2025 come “Anni della visita in Mongolia”, allo scopo di sviluppare il turismo verso un Paese tanto affascinante e incontaminato, quanto spesso poco conosciuto. Con il Kirghizistan vi saranno quindi programmi comuni di rotte aeree dirette e abolizione dei visti d’ingresso, per favorire gli scambi più importanti, quelli delle persone e delle famiglie.
Un’altra iniziativa che sta molto a cuore a entrambi i Paesi è la proposta mongola del “Miliardo di alberi”, a cui verrà ora associata quella del “Bosco dell’amicizia kirghiso-mongola”, con una grande riforestazione comune vicino alla città di Erdenet. Il Kirghizistan si impegna a rifornire la Mongolia di sementi e piantine di alberi da frutto e arbusti di bacche, utili alla difesa dell’ambiente e alla lotta contro il cambiamento climatico, a livello bilaterale e internazionale.
Verrà intensificata l’attività diplomatica e la preparazione comune di giovani diplomatici e funzionari, mettendo tra le priorità la padronanza delle reciproche lingue.
03/10/2020 08:19
14/11/2023 09:08