La raccolta del cotone di studenti “volontari”
Dushanbe (AsiaNews/Agenzie) – In autunno, nella provincia di Khatlon e in altre zone agricole del Tagikistan, le classi scolastiche si svuotano e gli studenti vanno a raccogliere cotone nei campi. Gli insegnanti si trasformano in sorveglianti e dirigono la raccolta che avviene ancora quasi del tutto a mano, per 9-10 ore al giorno, 7 giorni la settimana, sotto il sole ancora cocente.
Le macchine di raccolta sono scarse e spesso obsolete; molta forza lavoro è emigrata all’estero, così il lavoro degli studenti è ancora più necessario di quanto lo fosse in epoca sovietica. Sono portati con pullman anche da città distanti decine di chilometri.
Il lavoro nei campi è “facoltativo” per gli studenti. Ma Bobo Shamsov, decano dell’istituto Kulob Nursing, spiega ad Eurasianet che quando uno studente si rifiuta, “chiamiamo i genitori e diamo loro un ammonimento. Se ancora si rifiuta, può perdere ogni sovvenzione. Se non basta, è espulso dal collegio”. Nella meridionale città di Kulob tutti gli studenti raccolgono cotone, la domenica anche gli scolari della scuola elementare, è escluso solo chi ha 4 anni.
I “volontari” debbono raggiungere quantitativi predeterminati, almeno 50 chilogrammi al giorno. Nel 2006 il raccolto del cotone è stato stimato di 440mila tonnellate, ma nel 2007 l’obbiettivo è di farne 550mila prima che inizino le piogge. Si lavora senza contratto, ci sono solo accordi di massima tra proprietari dei campi e istituti scolastici. Chi raccoglie è pagato 15 diram (4 centesimi di dollaro) al chilogrammo, che sarebbe un salario decente in un Paese dove un contadino guadagna in media 20 dollari al mese. Ma va detratto il costo dell’alloggio e dei pasti: in genere pane e minestra di verdure che sono fatti pagare cari anche per l’aumento del prezzo del grano. Uno studente racconta che nel 2006 ha raccolto circa 30-40 chilogrammi di cotone al giorno, ma tolti i costi alla fine ha guadagnato solo 30 somonis (circa 8,72 dollari) per l’intera stagione.
Alcuni studenti dicono che sono stati promessi benefici “scolastici” se raccoglieranno 100 chilogrammi di cotone al giorno. Ma sono svantaggiate le ragazze, molte delle quali hanno difficoltà anche a farne 50.
“La sera dopo la pesa – racconta uno studente – i controllori ci fanno schierare su una linea e rimproverano chi ha lavorato male”.
04/04/2022 08:59