La procura di Seoul chiede l’arresto dell’ex presidente Park Geun-hye
Se la Corte centrale di Seoul approverà la richiesta della procura ed emetterà il mandato d’arresto, la Park sarà la prima ex leader sudcoreana ad essere incarcerata dal 1995. Fra i capi d’accusa vi sono abuso d’ufficio, corruzione e divulgazione di segreti di Stato.
Seoul (AsiaNews) – La procura di Seoul ha richiesto oggi l’arresto dell’ex presidente Park Heun-hye, accusata di abuso d’ufficio, corruzione e divulgazione di segreti di Stato. Ci vorranno diversi giorni perché la Corte studi le prove e decida se l’emissione del mandato è giustificata. Secondo la procura l’arresto è motivato per evitare che l’ex presidente inquini o faccia sparire prove dei suoi crimini.
La Park è accusata di aver cospirato con la sua confidente di vecchia data Choi Soon-sil, per mettere insieme decine di milioni di dollari provenienti da grandi compagnie commerciali, inclusi circa 38 milioni di dollari Usa in tangenti da parte della Samsung. Choi e Lee Jae-yong, alto dirigente del gruppo Samsung sono stati entrambi arrestati ed accusati di diversi crimini, fra cui corruzione.
Se la Corte centrale di Seoul approverà la richiesta della procura ed emetterà il mandato d’arresto, Park Geun-hye sarà la prima ex leader sudcoreana ad essere incarcerata dal 1995, quando Chun Doo-hwan e Roh Tae-woo i due ex dittatori militari allora in carica, sono stati arrestati e condannati con le accuse di sedizione e insubordinazione. Il 9 dicembre scorso, l’Assemblea Nazionale ha messo la Park in stato d’accusa e votato l’impeachment, poi approvato con la stragrande maggioranza dei voti. L’ex presidente è stata rimossa dal suo incarico il giorno seguente.
Al presente, i partiti politici sudcoreani sono nel mezzo delle primarie per scegliere i candidati alle elezioni presidenziali previste per il 9 maggio.
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