La preghiera delle diocesi dell'India per la pace nel Manipur
In tutto il Paese su iniziativa della Conferenza episcopale si è celebrata la giornata di preghiera e solidarietà con le vittime delle violenze che proseguono da due mesi nello Stato nord-orientale. Adorazione eucaristica, catene umane e fiaccolate per chiedere al governo di New Delhi di non restare indifferente.
Mumbai (AsiaNews) – Numerose Chiese locali in tutta l’India hanno aderito ieri all’appello lanciato dalla Conferenza dei vescovi cattolici indiani (Cbci) per una domenica di solidarietà e preghiera con le vittime delle violenze che da due mesi ormai sconvolgono lo Stato nord-orientale del Manipur. Un momento vissuto proprio a ridosso del 3 luglio, l'odierna festa di san Tommaso, che da qualche anno è celebrata come l'Indian Christian Day.
Nello Stato del Tamil Nadu, per esempio, molte parrocchie dell’arcidiocesi di Pondicherry e Cuddalore hanno tenuto liturgie, fiaccolate e manifestazioni per portare pace e armonia nel Manipur. I partecipanti hanno espresso il loro disappunto per la mancanza di azioni adeguate da parte del governo di New Delhi per fermare quest’ondata di violenza. Sebbene si tratti di una lotta tra gruppi etnici, è triste constatare che tanti cristiani vengono attaccati, le chiese vengono bruciate e vi sono attacchi mirati.
L'arcivescovo Francis Kalist ha indetto una colletta speciale per la popolazione del Manipur, dove sono decine di migliaia gli sfollati. I fondi raccolti saranno inviati a Caritas India che sta sostenendo le iniziative di solidarietà messe in campo dalla diocesi di Imphal. P. Raj, rettore del santuario di Nostra Signora di Pedryanayagi a Konankuppam, racconta ad AsiaNews: “Nel nostro santuario si sono tenute catene umane e preghiere dopo la Messa domenicale a cui hanno partecipato tutti gli uomini e le donne presenti. Insieme hanno preso l'impegno di operare per mantenere la pace e l'armonia nel Paese”.
Dallo Stato dell’Orissa – vittima delle gravi persecuzioni del 2008 - l'arcivescovo Cuttack Bhubaneswar mons. John Barwa ha dichiarato ad AsiaNews: “Nella nostra diocesi abbiamo tenuto l'adorazione e stiamo facendo delle collette da inviare per loro. Il nostro popolo sente il dolore e la sofferenza della popolazione del Manipur, conosce il trauma di nascondersi nelle foreste, di vedere le proprie case e chiese distrutte e le sofferenze di vivere nei campi profughi. Siamo uniti con il Manipur nella preghiera e nella solidarietà, sperando che possano essere un balsamo per le loro ferite”.
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