La nuova torre di Dubai prende il nome dall’emiro di Abu Dhabi: Burj Khalifa
Spettacolo di fuochi d’artificio e di luci per l’inaugurazione. Nell’edificio vi sono pure una moschea, un albergo e una piscina. Gli investitori sono in perdita perché le proprietà sono scese del 50%. Per alcuni la Burj Khalifa porta “speranza e ottimismo”; per altri essa è solo un monumento agli eccessi e allo spreco.
Dubai (AsiaNews/Agenzie) – La torre più alta del mondo ha aperto ieri i suoi battenti nell’emirato di Dubai con un superbo spettacolo di fuochi d’artificio e di luci multicolori. Con grande sorpresa, la torre che misura 828 metri e che durante la costruzione veniva chiamata “Burj Dubai”, è stata battezzata “Burj Khalifa”, dal nome del capo della federazione degli Emirati, Khalifa ben Zayed Al-Nahyane, emiro di Abu Dhabi.
Il mese scorso Abu Dhabi è venuto in soccorso di Dubai con oltre 10 miliardi di dollari per coprire parte dei debiti da esso accumulati.
Inaugurando l’edificio, Sheikh Mohammed di Dubai, ha detto: “Questo grande progetto merita di portare il nome di un grande uomo. Oggi io inauguro la Burj Khalifa”.
La nuova torre, con i suoi 160 piani, ospita 1044 lussuosi appartamenti, 49 piani di uffici e un hotel Armani di 160 stanze, una moschea (al 158° piano), una piscina (al 76°).
Il progetto è stato iniziato nel 2004, con il lavoro di 12 mila operai. Costruito in tempo record, esso rappresenta il sogno di Dubai nel voler essere una metropoli cosmopolita e un centro finanziario mondiale del lusso e della ricchezza.
Il suo battesimo nel pieno della crisi economica mondiale sta portando perdite a tutti gli investitori, dato che le proprietà a Dubai sono scese fino al 50% del loro valore.
Mohammed Alabbar, capo della Emaar, la compagnia responsabile della Burj, afferma che l’edificio porta “speranza e ottimismo”. “Spero che questo sia l’inizio di un lento andare oltre [la crisi]”. Ma molti pensano che con la crisi persistente e i problemi globali del clima, la Burj sia solo un monumento agli eccessi e allo spreco.
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