La minaccia dello Stato islamico spinge Usa e Iran a trattare anche sul nucleare
New York (AsiaNews/Agenzie) - L'allargamento della coalizione contro lo Stato islamico (IS) e i negoziati sul nucleare iraniano si intrecciano in questi giorni a New York, in colloqui tra Stati Uniti, Iran e Russia, riunioni del Consiglio di sicurezza e assemblea generale dell'Onu.
Ieri, domenica, il segretario di Stato americano, John Kerry, ha avuto un incontro con il ministro degli esteri iraniano Mohammad Javad Zarif, sebbene tra i due Paesi non ci siano rapporti diplomatici. Un alto funzionario del Dipartimento di Stato ha detto che i due hanno discusso della trattativa sul nucleare e "anche della minaccia" posta dall'IS. Egli ha aggiunto che l'Iran - usualmente visto dagli Stati Uniti come un super-nemico - ha un ruolo da svolgere mentre gli Usa cercano di costruire una coalizione per combattere gli jihadisti.
Stati Uniti e Iran, dunque, discutono della minaccia dello Stato islamico, anche se formalmente continuano a negarlo. La settimana scorsa la Guida suprema iraniana, Ali Khamenei, aveva sostenuto che il suo governo aveva respinto una proposta americana di unirsi alla coalizione. Washington, da parte sua, ha sempre pubblicamente negato ogni possibilità di cooperazione militare con Teheran, vista come sponsor del terrorismo globale e alleato del presidente siriani Bashar al-Assad.
Quanto al negoziato sul nucleare, malrado le nuovo sanzioni decise nei giorni scorsi da Washington, il funzionario americano ha detto che "hanno discusso dello stato dei negoziati tra i 5+1 (i cinque membri del Consiglio di sicurezza, cioè Usa, Russia, Cina, Gran Bretagna e Francia, più la Germania)". "Hanno parlato sia dei progressi compiuti sia del lavoro che ancora deve essere fatto".
Della coalizione contro lo Stato islamico, Kerry ha parlato ieri anche con il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov. Nel corso di una conversazione telefonica, ha fatto sapere un funzionario americano, hanno discusso "su come allargare il discorso iniziato sul ruolo che la Russia può svolgere nella coalizione". Il funzionario non ha voluto dare ulteriori indicazioni, sostenendo che "siamo stati abbastanza chiari sull'elenco dei modi per contribuire ... quindi penso che stiamo cercando di sentire dai russi quali sono le loro intenzioni".