La marina giapponese soccorre un cargo cinese, salvi 64 membri dell’equipaggio
Tokyo (AsiaNews/Agenzie) - La guardia costiera giapponese ha soccorso un cargo cinese in fiamme, forse a causa dell'esplosione del motore, salvando la vita a tutti e 64 i componenti dell'equipaggio dell'imbarcazione battente bandiera di Pechino. L'operazione di soccorso è avvenuta in momento di forte tensione fra Cina e Giappone, per la disputa territoriale relativa all'arcipelago delle Diaoyu/Senkaku, gruppo di isolotti nel Mar Cinese orientale. Essa ha generato una situazione di forte tensione fra le due nazioni, che ha finito per colpire con forza l'economia del Sol Levante in particolare nel settore delle esportazioni verso l'estero (e la Cina in particolare).
Il soccorso è avvenuto nella giornata di ieri, ma l'emergenza è iniziata nella serata del 20 ottobre quando le autorità di Taiwan hanno lanciato l'allarme per un incendio a bordo della Ming Yang, cargo cinese di oltre 12mila tonnellate. L'imbarcazione era situata a 150 km circa dalla costa di Okinawa, in direzione sud-est. Le operazioni di recupero della guardia costiera nipponica sono iniziate alle 2.30 di ieri mattina e si sono concluse dopo poco più di un'ora. Tutti salvi i 64 membri dell'equipaggio, di nazionalità cinese, con tre di loro che hanno subito lievi ferite.
Il salvataggio è avvenuto in un momento di forte tensione fra Tokyo e Pechino, per la contesa relativa alle isole Diaoyu/Senkaku. Proprio in questi giorni la marina cinese ha lanciato esercitazioni militari in cui sperimentare "la liberazione di territori cinesi conquistati da potenze straniere".
Le tensioni hanno causato forti ripercussioni in campo economico e commerciale, soprattutto per il Giappone. A settembre le esportazioni nipponiche verso la Cina hanno fatto registrare una pesante caduta rispetto allo stesso periodo del 2011, toccando al contempo il punto più basso degli ultimi 30 anni. Secondo i dati diffusi dal ministero delle Finanze, le esportazioni estere sono crollate del 10,3%, mentre quelle dirette verso la Cina hanno fatto segnare un indice negativo del 14,1% rispetto al settembre 2011. Il disavanzo commerciale mensile giapponese è di 558.6 miliardi di yen (poco più di 7 miliardi di dollari), un dato di segno opposto rispetto allo stesso periodo dello scorso anno in cui Tokyo ha fatto segnare un surplus attorno ai 288 miliardi di yen.