La lotta infinita della Russia contro i migranti
Nuovo giro di vite impresso dalla Commissione parlamentare per le politiche migratorie. Nel mirino gli enti che rilasciano gli attestati obbligatori di conoscenza della lingua e della storia russa e i siti internet che aiutano a procurarsi documenti illegali. La permanenza non autorizzata sul territorio russo diventa inoltre un'aggravante per qualsiasi violazione di una norma.
Mosca (AsiaNews) - La Duma di Mosca è in cerca di azioni sempre più decisive nella lotta contro l’immigrazione illegale, che da parecchi mesi si sviluppa sullo sfondo di una crescente xenofobia della popolazione, effetto degli attentati terroristici e di conseguenze della stessa guerra in Ucraina, che coinvolge in modalità ambigue anche i Paesi dell’Asia centrale.
Le ultime misure riguardano la proibizione alle strutture di mediazione della possibilità di effettuare gli esami obbligatori di lingua russa e di storia della Federazione Russa per coloro che entrano per la prima volta nel Paese. Inoltre sono state bloccate tutte le risorse internet che possono in qualche modo aiutare a preparare illegalmente i documenti d’ingresso, vengono comminate multe di molti milioni di rubli per la falsificazione degli stessi “allo scopo di organizzare flussi di immigrazione illegale”.
La commissione parlamentare per le questioni di politica migratoria è presieduta dalla vice-speaker Irina Jarovaja del partito putiniano Russia Unita, nota per aver prodotto le modifiche alle leggi sulla libertà di confessione religiosa che hanno messo fuorilegge i Testimoni di Geova, la setta di Scientology, i Pentecostali e altri gruppi religiosi. Da lei viene l’ultima proposta di 5 nuove misure contro i migranti, sostenute da un gruppo molto numeroso di deputati di tutti i partiti rappresentati alla Duma, compreso il presidente Vjačeslav Volodin.
Le prime due formule già approvate prevedono un rafforzamento della responsabilità per l’organizzazione di immigrazione illegale, e assegnano alla permanenza illegale sul territorio russo uno status che aggrava qualunque altra violazione, fosse anche il divieto di sosta. Le altre tre iniziative di legge della Jarovaja riguardano appunto le necessarie conoscenze della lingua e della storia russa, e anche delle fondamenta della legislazione federale, e si prevedono procedure molto severe ed elaborate per il rilascio dei certificati in proposito, che saranno sottoposti a ulteriori verifiche da parte di istituzioni scolastiche che ricevono dal governo tale responsabilità ufficiale.
La Jarovaja ha riferito che le verifiche più severe “hanno già ridotto di 4 volte il numero dei certificati rilasciati”, ma questo ai deputati è apparso ancora troppo poco, e sono state introdotte ulteriori limitazioni e divieti per associazioni anche abbastanza qualificate, ma ritenute troppo favorevoli ai migranti. Secondo Volodin bisogna giungere alla restrizione ai soli “ambiti professionali” con specialisti controllati direttamente dal ministero degli Interni, da quello dell’Istruzione e dall’agenzia Rosobnadzor. Nelle aule degli esami di lingue ci devono essere “apparecchiature di sorveglianza” che impediscano “qualunque forma di imbroglio e di corruzione delle commissioni esaminatrici”.
Una ulteriore proposta riguarda le risorse internet che offrono servizi per la compilazione dei documenti, e la Jarovaja ha dichiarato la necessità di “chiudere definitivamente il mercato dei servizi illegali”, sostenuta dal capo del comitato per la politica informativa, Aleksandr Khinštein, che ha definito tale iniziativa “molto attuale e significativa”, a cui andranno aggiunte ulteriori definizioni delle informazioni da bloccare su tutta la rete. Alcuni deputati hanno proposto di accorpare tutte queste modifiche in un’unica legge da applicare automaticamente ad ogni variante di queste problematiche, ma la Jarovaja ha assicurato che “serve dettagliare le misure, per permettere reazioni immediate e opportune prima di qualunque procedura legislativa”.
Infine l’ultimo progetto di legge presentato aggiunge alle tante violazioni già considerate anche le punizioni per le persone giuridiche che sostengono l’immigrazione illegale in varie modalità, con multe e restrizioni per la falsificazione o la scorretta formulazione dei documenti di ingresso, lavoro e permanenza sul territorio della Russia. Tutte le proposte sono state approvate all’unanimità tranne l’ultima dove c’è stato un astenuto, che Volodin ha dichiarato un “evidente errore di calcolo dei voti”.
Foto: Flickr / Fred S.
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