La fede dei cattolici di Đak Pnan, malati di lebbra, più forte delle persecuzioni di Hanoi
Hanoi (AsiaNews) - Le autorità del comune di Kon Thup - distretto di Măng Yang, nella provincia di Gia Lai (altipiani centrali del Vietnam) - hanno lanciato un nuovo assalto contro la comunità cattolica locale e, in particolare, contro gli abitanti del villaggio di Đak Pnan. Si tratta di una realtà particolare, abitata all'80% da membri delle minoranze etniche (fra cui Gia Rai e Ba Na), molti dei quali hanno contratto la lebbra e vivono in condizioni di povertà ed emarginazione. Il 4 marzo scorso si sono verificate nuove minacce, un raid della polizia che ha convocato abitanti della zona e suore che operano a favore dei malati, e persino attacchi ai malati stessi.
Nel mirino degli agenti le religiose, che non avrebbero "i permessi" per vivere e lavorare nell'area. Inoltre, la polizia ha contestato anche la copertura della cappella usata per la preghiera e le funzioni della religiose, coperta in passato - per riparare i fedeli dalla pioggia e dal sole - anche in questo caso senza l'autorizzazione preventiva delle autorità, più volte negata senza un motivo plausibile. Agli abitanti del villaggio ne è stata imposta la rimozione.
Interpellati da AsiaNews, alcuni residenti di Mang Yang - distretto di poco più di mille km2 e circa 45mila abitanti - dietro anonimato affermano che "le autorità locali continuano a colpire i lebbrosi del villaggio di Đak Pnan". Siamo oggetto di minacce, aggiungono, "vengono a verificare la nostra identità nel cuore della notte e possono colpirci in ogni momento".
Tuttavia, nel contesto dei raid i poliziotti non osano "toccare" le persone, per paura di contrarre anch'essi la malattia. In molti presentano gravi ulcere e ferite profonde per la mancanza di cure mediche adeguate, condizioni igieniche precarie, poca disponibilità di medicine. Elementi che confermano il fallimento delle politiche sociali del governo vietnamita. "Le autorità - aggiungono fonti locali - mostrano ancora gravi forme di discriminazione verso i lebbrosi".
A dispetto delle difficoltà e delle persecuzioni, i cattolici della zona rivendicano con orgoglio la loro fede, il "seguire Gesù", la vicinanza e la cura mostrate dal vescovo, dai sacerdoti e della suore. Da queste parti è ancora vivo il ricordo della visita di mons. Leopoldo Girelli, rappresentante non permanente della Santa Sede in Vietnam, che ha portato il saluto e l'affetto di papa Francesco a poveri e ammalati. "Il Santo Padre - ha detto nell'occasione mons. Girelli - ama in particolare i più poveri e sfortunati. Per questo non dovete preoccuparvi. Non siete lontani dal Papa, ma siete nel suo cuore".
Una fede forte, salda, che permette agli abitanti dell'area di affrontare e vincere le difficoltà. "Ad ogni modo siamo felici di vivere qui e di mostrare la nostra fede" affermano. Il vescovo della diocesi di Kontum mons. Hoàng Đức Oanh "è venuto e ha pregato con noi". Abbiamo le suore, che "portano avanti l'opera di pastorale e ci aiutano" nel bisogno. "Anche se la maggior parte delle nostre famiglie deve fare i conti con la malattia - concludono - ci sentiamo vicini all'amore di Gesù e sentiamo la cura amorevole della Chiesa".
20/08/2012