La coalizione saudita respinge il rapporto Onu: ‘False accuse’
Per gli esperti delle Nazioni Unite, tutte le parti del conflitto sono colpevoli di crimini di guerra. Riyadh risponde: La coalizione gioca un grande ruolo umanitario per alleviare le sofferenze degli yemeniti.
Riyadh (AsiaNews/Agenzie) – La coalizione a guida saudita respinge il rapporto dell’Onu che la accusa di crimini di guerra. La risposta giunge attraverso una dichiarazione pubblicata oggi sull’agenzia di stampa nazionale saudita.
Nel rapporto diffuso due giorni fa, gli esperti delle Nazioni Unite accusano le parti coinvolte nel conflitto di non avere alcun riguardo per i civili, di essere responsabili di arresti arbitrari, torture, maltrattamenti e reclutamento di bambini soldato.
Secondo la coalizione saudita, il rapporto contiene “molte inesattezze” e “false accuse”, mosse in origine da organizzazioni non-governative. Il comunicato stampa esprime “sorpresa per l’indifferenza del rapporto sul grande ruolo umanitario giocato dagli Stati della coalizione in Yemen, e l’enorme assistenza umanitaria che essa ha fornito in modo da alleviare le sofferenze del popolo yemenita”.
Lo Yemen è devastato da tre anni da una sanguinosa guerra civile, che vede opposte la leadership sunnita dell’ex presidente Abdrabbuh Mansour Hadi, sostenuta da Riyadh, e i ribelli sciiti Houthi, vicini a Iran ed Hezbollah. Secondo l’Onu, nel Paese si consuma “la peggiore crisi umanitaria al mondo”. Fino ad ora, il conflitto ha provocato circa 10mila morti, di cui il 60% circa civili, e 45mila feriti. Su un totale di 28 milioni di abitanti, il conflitto ha inoltre lasciato fino a 20 milioni di persone bisognose di assistenza e di aiuti umanitari per poter sopravvivere.