La battaglia per l’Uttar Pradesh
New Delhi (AsiaNews) – Il 23 aprile, durante il 4° dei 7 turni di elezioni politiche in corso nell’Uttar Pradesh (Up), tre ex primi ministri si sono uniti per formare un “Terzo Fronte”. Sostengono la riconferma dell’attuale premier Mulayam Singh Yadav e si dicono alternativi sia al “corrotto” Partito del Congresso sia al “confessionale” Partito Bharatiya Janata nazionalista indù.
I tre (J Jayalalitha, primo ministro nel Tamil Nadu fino al maggio 2006, N. Chandrababu Naidu ex premier del popoloso Andhra Pradesh e leader del Partito Telugu Desam e Om Prakash Chautala, premier nell’Haryana fino al 2005 e già leader del partito Indian National Lok Dal) hanno fatto parte dell’Alleanza democratica nazionale guidata dal Bjp. Si ritiene che a loro si unirà anche S. Bangarappa, ex premier del Karnataka.
Il voto nel popoloso Up (175 milioni di persone) è decisivo per le sorti dell’intera India poiché lo Stato nomina 80 membri al Parlamento federale. Migliaia di candidati si contendono i 403 seggi del parlamento locale, in una competizione iniziata l’8 aprile e divisa in 7 turni fino all’8 maggio. L’80% della popolazione vive in villaggi rurali dove mancano scuole, assistenza sanitaria, elettricità e altri servizi. Sono anche insufficienti le strade. La popolazione lamenta che i candidati dopo essere stati eletti “spariscono” e dimenticano le promesse. Per questo un nuovo partito, che si dice alternativo alle due principali coalizioni, può attirare il voto di protesta e le speranze di un cambiamento.
J Jayalalitha il 23 aprile nel comizio elettorale ha sorpreso tutti parlando in Hindi sebbene sia del Tamil Nadu, Stato che dagli anni ’30 si è opposto alla scelta dell’Hindi come lingua nazionale. Negli anni ’60 ci sono stati scontri violenti con la polizia con morti e migliaia di feriti e di arrestati e dimostranti che si sono cosparsi di benzina e dati fuoco in piazza per protesta. Ha parlato soprattutto del malgoverno di chi guida l’India.
Chandrababu Naidu ha attaccato entrambi i partiti rivali, dicendo che “il Partito del Congresso è opportunista e fa uso dei sentimenti religiosi, il Bjp incoraggia il settarismo [nazionalista indù]”.
Esperti osservano che Mulayam Singh Yadav nel 2003, benché indipendente, è diventato premier con il sostegno indiretto del Bjp, sebbene il suo Partito Samajwadi (socialista democratico) ne sia un rivale storico e sia sostenuto dalle caste inferiori e dagli islamici. Da oltre 30 anni ricopre incarichi di governo e ha più volte cambiato alleanze.
12/04/2019 09:52