La Pasqua dei cristiani dell'India, una sfida e una missione di speranza

di Nirmala Carvalho

Ad AsiaNews il card. Telesphore Toppo, arcivescovo di Ranchi, invita la comunità a testimoniare con la propria vita la luce di Cristo. "È compito della Chiesa difendere la dignità dell'uomo, soprattutto il più vulnerabile".

Mumbai (AsiaNews) - In India, un Paese "dove esiste povertà disumanizzante e le persone vivono nella disperazione e nella sofferenza più complete, la Pasqua è una sfida per la minuscola popolazione cristiana: far risplendere la luce di Cristo nelle tenebre e delle sofferenze delle vite delle persone, portando loro speranza". A parlare è il card. Telesphore Toppo, arcivescovo di Ranchi, che in un messaggio per AsiaNews in occasione del triduo pasquale invita la comunità di fedeli a essere "testimoni, con la nostra vita, della fede in cui crediamo".

I cristiani in India rappresentano appena il 2,3% della popolazione e vivono in diverse zone dell'India, anche nelle aree più remote. "Pur dai luoghi più lontani - spiega il porporato - la nostra sfida è irradiare questa luce. Abbiamo una grande missione da compiere: diffondere la speranza tra le persone sofferenti dell'India, che uomini e donne sono stati a creati a immagine di Dio, e questo ci dà una dignità. È compito della Chiesa difendere la dignità dell'uomo, soprattutto il più vulnerabile. Perché ciascuno ha la stessa dignità, e come cittadini della nostra amata India tutti hanno il diritto di essere uguali".

Quest'anno per i cristiani la Pasqua è una sfida anche perché "cade durante le elezioni generali. Le persone sono alla ricerca della verità e noi siamo chiamati a testimoniarla nella vita privata, in famiglia e nella comunità".