La Pace del mondo nell'unità dei cristiani
Giovanni Paolo II, mentre prega per la pace, augura Buon Anno della Scimmia a cinesi, vietnamiti e coreani
Città del Vaticano (AsiaNews) All'Angelus di oggi, dalla finestra del suo studio, il Papa ha ricordato l'appuntamento annuale della Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani (18-25 gennaio). Nel Messaggio per la Pace 2004, il Papa ha sottolineato che l'unità dei cristiani è l'elemento catalizzante della pace nel mondo. Alla fine della preghiera, salutando i pellegrini in piazza, Giovanni Paolo II ha fatto gli auguri di buon capodanno ai popoli che seguono il calendario lunare, e cioè cinesi, vietnamiti e coreani. L'anno nuovo lunare, che comincia il 22 gennaio prossimo è sotto il segno della Scimmia. "Ai grandi popoli dell'Oriente ha detto il Papa, soprattutto Cinesi, Vietnamiti e Coreani, che nei prossimi giorni celebreranno con gioia il capodanno lunare, assicuro la mia vicinanza e auguro di cuore serenità e prosperità".
Ecco il testo integrale delle parole del Papa nell'introdurre l'Angelus.
"Io vi lascio la mia pace". Queste parole di Gesù, tratte dal Vangelo di Giovanni (cfr 14,27), costituiscono il tema dell'annuale Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani, che inizia oggi. È significativo che il tema sia stato proposto dalle Chiese del Medio Oriente, dove l'unità e la pace sono le priorità più sentite.
Durante i prossimi otto giorni, in ogni parte del mondo, i cristiani delle diverse confessioni e tradizioni si riuniranno per pregare intensamente il Signore, affinché rafforzi il comune impegno per la loro piena unità. Lo faranno proprio a partire dalla ricchezza di significato contenuta nella promessa di Cristo, meditando, di giorno in giorno, sul dono evangelico della pace e sugli impegni che essa comporta.
Nel promettere la sua pace, Cristo ha assicurato ai discepoli il sostegno nelle prove. E non è forse una prova dolorosa la perdurante divisione tra i cristiani? Ecco perché essi sentono vivo il bisogno di rivolgersi al loro unico Signore, perché li aiuti a vincere la tentazione dello scoraggiamento lungo il difficile cammino, che conduce alla piena comunione.
In un mondo assetato di pace, è infatti urgente che le comunità cristiane annuncino il Vangelo in modo concorde. È indispensabile che testimonino l'Amore divino che le unisce, e si facciano portatrici di gioia, di speranza e di pace, divenendo lievito di nuova umanità.
Auspico di cuore che questa Settimana di Preghiera rechi copiosi frutti per la causa dell'unità dei cristiani. Sia occasione propizia perché coloro che credono in Cristo si scambino un abbraccio fraterno, nella pace del Signore. Ci ottenga questo dono la materna intercessione di Maria Vergine, Madre di Cristo".