La Corea ricorda il cardinal Kim, "protettore di tutto il Paese"
Seoul (AsiaNews) - Il cardinal Kim "era un padre per tutti i preti coreani. Pregate per me, perché anche io vorrei diventare un cardinale come lo è stato lui. Ha fatto tanto bene per la Chiesa coreana". Lo ha detto l'arcivescovo di Seoul, mons. Andrea Yeom Soo-jung, sulla tomba del suo compianto predecessore lo scorso 16 febbraio, anniversario della sua morte. Il presule riceverà domani la berretta cardinalizia da papa Francesco nel corso del primo Concistoro del suo pontificato.
La memoria del cardinal Kim è ancora molto viva in tutta la Corea. Per questo anniversario oltre 200 persone hanno partecipato alla messa in suffragio della sua anima, e dopo al grande concerto dei KBS, una delle band di "pop coreano" più famose nel Paese. Oltre al cardinal Yeom c'erano il vescovo di Daejeon, mons. Lazzaro You Heung-sik; mons. Basilio Cho Kyu-man, ausiliare di Seoul; il maestro buddista Bub Hyun e molti altri religiosi e musicisti. Il concerto è stato trasmesso dalla televisione nazionale.
Si è trattato di un evento meraviglioso: la Corea non è un Paese cattolico (i fedeli sono il 10% della popolazione), ma tutta la popolazione ricorda con affetto il card. Kim e il suo impegno per la nazione. Per i coreani non era solo un esponente della Chiesa, ma un "protettore di tutti i coreani". Nominato cardinale da Giovanni Paolo II nel 1969 (quando il Paese era sotto il governo di un dittatore), ha protetto non solo la Chiesa ma la libertà di tutti.
Durante i moti del giugno 1987, molti studenti che manifestavano contro il regime cercarono rifugio nella cattedrale Myeongdong. I soldati volevano entrare in chiesa per arrestarli, ma il card. Kim li fece fermare davanti alla porta: "Se volete prendere gli studenti, prima dovete abbattermi. Dopo di me dovrete abbattere i preti, e dopo i preti ci saranno delle suore. Soltanto allora potrete prendere gli studenti!". Davanti a questo, i soldati fecero marcia indietro senza entrare in chiesa.
Oggi la sua tomba è meta di pellegrinaggi anche da parte dei non cristiani e i suoi lasciti spirituali - la Fondazione "One Body, One Spirit" e la "Baboui Nanum" - continuano a incidere sulla società. Il primo gruppo, costituito dal cardinale nel 1989 per rilanciare il rispetto per la vita e la donazione degli organi, ha annunciato nei giorni scorsi che circa 185mila coreani - ispirati dall'esempio del card. Kim - hanno deciso per la donazione degli organi.