La Cina accusa gli Usa, “pirati informatici” del Terzo millennio
Pechino (AsiaNews/Agenzie) - Gli Stati Uniti "sono l'origine dalla quale proviene più della metà degli attacchi telematica rivolti contro la Cina. I dati relativi ai primi due mesi del 2013 parlano chiaro: più di 2mila server americani sono usati per controllare i nostri computer". A lanciare l'accusa oggi è la Xinhua, agenzia di stampa del governo cinese, che aggiunge un altro pezzo alla guerra sull'utilizzo di internet che da più di due anni contrappone Pechino e Washington.
I dati presentati dalla Xinhua vengono dal National Computer Network Emergency Response Co-ordination Centre, massima autorità di controllo della Rete del governo cinese. Secondo il Network, nei primi due mesi dell'anno "2.196 server basati negli Stati Uniti hanno controllato 1,29 milioni di computer cinesi. Quindi gli Stati Uniti sono il primo Paese per numero di attacchi telematici contro di noi, sono i pirati informatici del Terzo millennio".
L'articolo presentato oggi sembra essere una risposta alle accuse avanzate nel febbraio scorso, quando una ditta americana ha indicato in una compagnia militare di Shanghai "l'hacker più pericoloso e prolifico al mondo". I due governi si sfidano per la supremazia della Rete, che viene usata spesso in forma bilaterale per spionaggio industriale e insider trading.