La Chiesa ortodossa russa chiede all’Irlanda lo stesso status giuridico dei cattolici
Mosca (AsiaNews) – Il Patriarcato di Mosca ha chiesto a Dublino di cambiare lo status della Chiesa ortodossa russa in Irlanda e renderlo simile a quello dei cattolici: non più quindi “organizzazione caritatevole”, ma Chiesa a tutti gli effetti. La richiesta, che riguarda 1.500 persone, è stata avanzata lo scorso 8 settembre durante l’incontro a Mosca tra la presidente irlandese Mary McAlleese e il patriarca Kirill. Per la McAlleese si trattava della prima visita di Stato nella Federazione russa.
“Sua Santità ha sollevato la questione di concedere alla Chiesa ortodossa russa una registrazione simile a quella della Chiesa cattolica in Irlanda. Si tratta di un obiettivo molto importante”, ha fatto sapere p. Georgy Zavershinsky, responsabile per la comunicazione del Dipartimento per le relazioni esterne della Chiesa del Patriarcato di Mosca. Il sacerdote ha spiegato che le parrocchie ortodosse russe in molti Paesi occidentali sono registrate come comunità caritatevoli, allo stesso modo di altre piccole comunità o sette. Oltre che in Irlanda, questo tipo di registrazione è prevista anche in Gran Bretagna.
Il Patriarca Kirill ha parlato della situazione delle parrocchie ortodosse in Irlanda: “In generale, nel XX secolo ci sono state diverse ondate di emigrazione dall’Unione Sovietica, e la gente si è stabilita nei Paesi occidentali, compresa l’Irlanda. Quando parlo di queste persone, non mi riferisco solo ai cittadini della Federazione russa, perché il Patriarcato di Mosca è la Chiesa della Russia, dell’Ucraina, della Bielorussia e della Moldavia. Nel loro insieme, un gran numero di loro ora vive in Irlanda, dove abbiamo cinque parrocchie, e alcune di esse sono molto attive” (per esempio, a Dublino).
La presidente ha promesso di avviare consultazioni bilaterali per discutere la questione tra ministri e se necessario anche tra i premier dei due Paesi. Oggi la Chiesa russa-ortodossa in Irlanda conta circa 1500 fedeli, su una popolazione totale di 4.150.000 abitanti.
Le parole di Kirill confermano la politica avviata dal successore di Alessio II di forte promozione e potenziamento della presenza della Chiesa russo-ortodossa all’estero: dalla Cina ai Caraibi, passando per il sud-est asiatico e l’Europa. Da notare, però, che in Russia la Chiesa cattolica non è riconosciuta tra le quattro religioni ufficiali (ortodossa, musulmana, ebraica e buddista) e che godono di uno status privilegiato.
26/08/2018 11:45