La Chiesa filippina mette in guardia da possibili frodi elettorali
MANILA (AsiaNews-Agenzie) - La Chiesa cattolica ha messo in guardia sulla possibilità di frodi allle elezioni filippine di lunedì, avvertendo che militari e polizia potrebbero sabotare le urne elettorali.L'arcivescovo di Manila Gaudencio Rosales e il cardinale Ricardo Vidal, arcivescovo di Cebu, hanno rivolto un appello ai partiti politici perché assumano un comportamento leale, dopo che un gruppo di militari e di poliziotti ha dichiarato che gli era stato ordinato di manipolare i risultati.Ricardo Saludo, portavoce del presidente Gloria Macapagal Arroyo, ha parlato degli avvertimenti della Chiesa come "serie argomentazioni", ma ha anche detto che il governo non è per nulla coinvolto.Le elezioni in questa Paese, interamente cattolica di 82 milioni di abitanti hanno una lunga tradizione di corruzioni, frodi e intimidazioni.I sondaggi indicano che la Arroyo, in un clima che conosce anche timori di violenze da parte dei militanti musulmani, si trova fortemente in testa sulla popolare star cinematografica Fernando Poi Jr., il più quotato dei suoi quattro rivali."Noi pensiamo che le frodi siano già state fatte", ha detto Ernesto Ordonez, un operatore commerciale, ora siede come direttore dell'osservatorio elettorale."Ci hanno detto: noi non intendiamo farlo, ma il problema è che ci è stato ordinato. Se non lo facessimo le nostre vite e carriere sarebbero in pericolo".Norberto Gonzales, consulente della Sicurezza Nazionale, ha avvisato martedì di una possibile trama dell'opposizione volta a mandare a monte le elezioni, iniziando dalle proteste per le frodi.Rosales, diventato arcivescovo di Manila a novembre dopo il ritiro del potente cardinale Jaime Sin, ha detto che lui e Vidal volevano le elezioni "perché ci sia "chiarezza, onestà e pace"Rodolfo Garcia, sottotenente generale, vice capo dello staff militare,ha detto che i suoi ufficiali avrebbero indagato sulle accuse.