La Chiesa filippina lancia l’”Anno della missione”
Le celebrazioni sono iniziate oggi a Pasay City in occasione dell’’80° anniversario delle Pontificie opere missionarie. L’invito a tutti i cattolici filippini a diventare testimoni di Cristo nella società e a diffondere il Vangelo nel mondo.
Manila (AsiaNews/ Agenzie) - Rinnovare l’impegno dei sacerdoti nella missione cristiana e guidare ogni cristiano a testimoniare l’amore di Cristo con la propria vita. E’ questo lo scopo dell’”anno della missione” lanciato oggi dalla Conferenza Episcopale Filippina (Cbcp) in occasione dell’80° anniversario delle Pontificie opere missionarie. La messa inaugurale è stata celebrata nel Santuario di Santa Teresa del Bambin Gesù di Pasay City. Dal 18 al 20 aprile, a Maraki City si terrà il Grand Mission Festival. L’evento è il più importante celebrazioni per l’anno missionario e sarà dedicato alla diffusione del vangelo nel mondo e all’impegno dei cristiani filippini nella società.
Nella sua esortazione pastorale, l’arcivescovo Jose Palma, Presidente della Cbcp, ha affermato: “Spero che questo anno sia un periodo di grazia segnato da un rinnovato entusiasmo per il servizio all’evangelizzazione come discepoli di Cristo”.
Il lancio dell’anno missionario segue di pochi giorni la processione del Nazareno Nero avvenuta lo scorso 9 gennaio a Manila. Ad essa hanno partecipato oltre 8 milioni di persone, nonostante le minacce di possibili attentati terroristi da parte dei gruppi estremisti islamici.
Secondo Clarke Nebrao, presidente della Catholic Association of Lay Missionaries (Calm), la processione del Nazareno ha mostrato ancora una volta la grande religiosità della popolazione filippina. Tuttavia, egli sottolinea che la fede non può essere vissuta solo un piano personale e privato, ma deve essere comunicata al mondo. “I cattolici filippini – afferma - devono tradurre il loro fervore religioso in responsabilità sociale. Solo con l’azione si può testimoniare il cristianesimo fra la gente”.
Nella sua esortazione pastorale, l’arcivescovo Jose Palma, Presidente della Cbcp, ha affermato: “Spero che questo anno sia un periodo di grazia segnato da un rinnovato entusiasmo per il servizio all’evangelizzazione come discepoli di Cristo”.
Il lancio dell’anno missionario segue di pochi giorni la processione del Nazareno Nero avvenuta lo scorso 9 gennaio a Manila. Ad essa hanno partecipato oltre 8 milioni di persone, nonostante le minacce di possibili attentati terroristi da parte dei gruppi estremisti islamici.
Secondo Clarke Nebrao, presidente della Catholic Association of Lay Missionaries (Calm), la processione del Nazareno ha mostrato ancora una volta la grande religiosità della popolazione filippina. Tuttavia, egli sottolinea che la fede non può essere vissuta solo un piano personale e privato, ma deve essere comunicata al mondo. “I cattolici filippini – afferma - devono tradurre il loro fervore religioso in responsabilità sociale. Solo con l’azione si può testimoniare il cristianesimo fra la gente”.
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