La ‘famiglia modello’ del Tagikistan
A Dušanbe un concorso nazionale indetto dal governo per individuare quella più vicina ai "tratti ideali": Premiata una famiglia della regione di Sugd. Tra i tratti distintivi la disponibilità dei giovani al servizio alla patria, nelle funzioni civili e militari, e il contributo al contrasto dei fattori negativi per lo sviluppo della società.
Dušanbe (AsiaNews) - Si è concluso in Tagikistan il concorso nazionale per la “Famiglia modello”, in cui il premio speciale è stato assegnato alla famiglia di Okilboj Gadoev della città di Istiklol nella regione di Sugd, l’antica zona iranica della Sogdiana, mentre al primo posto assoluto si è qualificata la famiglia di Talabkhudži Nozimov della città di Kuljab, nella regione di Khatlon. I vincitori, insieme alle famiglie classificate ai primi posti, sono stati insigniti di doni e riconoscimenti da parte del Comitato per le Donne e la Famiglia del governo di Dušanbe.
I criteri per definire i “tratti ideali” delle famiglie sono stati la capacità di essere un modello per la realtà locale di residenza, la salute dei membri e le salde relazioni tra di essi, la buona educazione dei figli e il contributo al benessere della propria casa, delle strade, del villaggio e della provicnia adiacente. Molto importante anche la partecipazione attiva dei membri della famiglia alle iniziative sociali, individualmente o in gruppo, il ruolo della famiglia nella difesa dei valori della cultura nazionale, la conoscenza della lingua tagica e la partecipazione ai concorsi repubblicani, le competizioni culturali e quelle sportive.
Un punto distintivo è la disponibilità dei giovani al servizio alla patria, nelle funzioni civili e militari, e il contributo delle famiglie al contrasto dei fattori negativi per lo sviluppo della società. La vice-presidente del Comitato, Zarina Abdulmainzoda, ha spiegato che il concorso si è tenuto “allo scopo di rafforzare lo status e il ruolo della famiglia nella società, per propagandare la cultura della famiglia e innalzare il livello culturale e sociale, mostrando il modello delle famiglie ideali”.
Il concorso si è tenuto in tre tappe, a livello, cittadino, regionale e repubblicano. Insieme ai documenti, i partecipanti sono stati sottoposti a diverse verifiche da parte delle apposite commissioni, formate da rappresentanti del ministero e di altri organi, con colloqui per l’intero corpo familiare e i suoi singoli membri. I commissari hanno parlato anche con le autorità civili delle varie località e centri abitati, con i dirigenti delle scuole dove studiano i ragazzi e le ragazze, con i vicini e i parenti. Sono state effettuate delle visite nelle case dei partecipanti, valutando lo stato di manutenzione e le ristrutturazioni, le zone circostanti, e riassumendo i valori familiari testimoniati dalle varie comunità incontrate.
Gli organizzatori del concorso hanno precisato che le condizioni materiali e finanziarie delle famiglie partecipanti al concorso non avrebbero costituito un fattore decisivo, rapportandole alle altre richieste di espressione dei valori. Come ha spiegato Abdulmainzoda, “si tiene conto soprattutto della buona educazione dei figli, del livello della loro istruzione, del rispetto nei confronti delle famiglie da parte dell’ambiente circostante e nei luoghi di lavoro, e in generale le buone relazioni con tutti nella realtà in cui si svolge la vita quotidiana”.
Il governo tagico insiste molto sulla partecipazione attiva alle “manifestazioni culturali”, le mostre, gli spettacoli e i concorsi, e ogni altro genere di iniziativa pubblica di significato sociale”. Al concorso della “Famiglia modello” sono state invitate anche le famiglie più giovani, privilegiando in questo caso “la qualità delle relazioni tra il marito e la moglie”, ma anche quelle con suoceri e suocere, un punto dolente nelle storie familiari di tutto il mondo.
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