L'India potrebbe comprare il petrolio russo
Le altre notizie del giorno: la Cina nega di aver dato assistenza militare a Putin per la guerra in Ucraina; la Chiesa ortodossa russa di Amsterdam rompe i rapporti con il patriarcato di Mosca; confermato il divieto di indossare l'hijab in Karnataka; attacco informatico contro i siti governativi israeliani; il Vietnam oggi riapre ai turisti ma non si sa con quali regole; blackout a Yangon.
RUSSIA-INDIA
Le autorità dell’India stanno valutando la possibilità di comprare il petrolio russo e altre materie prime, compresi i fertilizzanti, con forti sconti e accettando pagamenti in rubli, come comunica theins.ru basandosi su varie fonti. L’India importa l’80% del petrolio, di cui solo il 3% dalla Russia. La proposta russa permetterebbe di abbassare i costi dell’energia.
CINA
La Cina ha negato le affermazioni statunitensi secondo cui la Russia avrebbe chiesto a Pechino assistenza militare nella guerra in Ucraina. Secondo gli analisti è plausibile che un accordo militare tra Mosca e Pechino sia stato siglato prima dell’invasione. La Cina, non aderendo alle sanzioni nei confronti della Russia, non è tenuta a bloccare le esportazioni, nemmeno quelle di armi.
RUSSIA
La chiesa ortodossa russa di Amsterdam è la prima delle parrocchie all’estero a dichiarare di aver rotto i rapporti con il patriarcato di Mosca a causa dell’aggressione in Ucraina, come comunica il sito della chiesa precisando che “tutti i sacerdoti della parrocchia hanno sostenuto questa decisione, per proteggere la sicurezza spirituale dei nostri fedeli”.
UCRAINA
Nella metropolitana di Kiev, dove masse di persone si riparano dai bombardamenti, il dipartimento cittadino della cultura insieme al centro cinematografico “Dovzhenko” ha organizzato visioni di film d’intrattenimento, che secondo gli assediati “aiutano molto a resistere”. Le proiezioni sono di film d’archivio, ma anche di nuove produzioni, e speciali pellicole per i giovani e per i bambini, con serie di cartoni animati.
INDIA
Dopo mesi di proteste, tensioni e udienze, l’Alta corte del Karnataka ha oggi emesso una sentenza sul velo islamico, stabilendo che non è un elemento essenziale alla religione. Viene così confermato il divieto per le studentesse musulmane di non poterlo indossare a lezione. Gli studenti dell’Università di Udupi, da cui è partita la controversia, hanno detto che faranno appello alla Corte suprema.
MYANMAR
I residenti della capitale birmana Yangon fanno lunghe file per ottenere un po’ d’acqua. I volontari dicono di aver ricevuto tra le 150 e le 200 chiamate al giorno da parte di famiglie che non avevano più acqua in casa. La settimana scorsa la giunta militare ha annunciato ulteriori tagli all’elettricità per l’aumento del prezzo del gas. Il Myanmar è solito affrontare blackout a causa di una rete elettrica obsoleta, ma dal colpo di Stato del primo febbraio 2021 i cittadini non stanno pagando le bollette in segno di protesta contro i militari.
VIETNAM
Dopo due anni di chiusura, il Vietnam oggi riapre ai turisti, ma non è chiaro se ci siano delle regole di quarantena di rispettare. Nell’ultima settimana il Paese ha registrato una media di 165mila nuovi casi al giorno. Il Vietnam punta a ospitare 18 milioni di viaggiatori stranieri entro il 2026, eguagliando il numero di turisti del pre-pandemia.
ISRAELE
I siti web dei ministeri dell’Interno e della Difesa israeliani sono stati colpiti da un attacco hacker, ha fatto sapere Tel Aviv, ma il corretto funzionamento è stato ripristinato. Secondo una fonte di Haaretz, si tratta del più grande attacco informatico mai lanciato contro lo Stato ebraico.asiatoday
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