05/11/2004, 00.00
HONG KONG - CINA
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L'aria inquinata "costa" un miliardo di dollari l'anno

In grande crescita le malattie respiratorie e cardiovascolari

Hong Kong (AsiaNews /Scmp) -  Hong Kong per il suo sviluppo sta pagando un prezzo molto alto, anche in termini economici, sulla salute dei suoi abitanti. Serve infatti più di un miliardo di dollari l'anno per affrontare le malattie causate dall'inquinamento dell'aria e sta crescendo il numero di persone colpite da gravi malattie respiratorie. Si stima che ogni 10 microgrammi per metro cubo di biossido di azoto, un forte inquinante, nell'aria costa circa 200 milioni di dollari all'anno in cure dirette, incluse le spese ospedaliere. Uno studio dell'Università di Hong Kong, commissionato dal Dipartimento di protezione ambientale, ha valutato in 1,3 miliardi di dollari il costo totale dell'inquinamento dell'aria nel 2000. In quell'anno la concentrazione massima di biossido di azoto è stata di 58 milligrammi per metro cubo. I ricercatori hanno usato dati raccolti tra il 1995 ed il 2000, incluse visite per l'ammissione negli ospedali, visite e trattamenti nelle strutture e presso medici privati per la cura di affezioni respiratorie e cardiovascolari.

"Questo costo in termini di salute ci ricorda che stiamo pagando un prezzo per lo sviluppo economico" afferma Wong Chit-ming, autore dello studio e docente di medicina. "Le cifre – ha aggiunto – aiutano il governo o altre organizzazioni a valutare l'impatto sulla salute prima di andare avanti nel predisporre progetti di infrastrutture come il nuovo piano dei trasporti".

Altri studi, condotti da Wong Tze-wai, docente del dipartimento della Chinese University per la medicina familiare e sociale, hanno evidenziato una situazione "veramente preoccupante": l'incremento di decessi per malattie respiratorie e cardiovascolari dall'1,5 al 3% ad ogni aumento di 10 microgrammi di inquinanti per metro cubo di aria. I medici di famiglia ai quali egli ha chiesto di valutare l'incremento delle visite per tali tipi di malattie, hanno affermato che nel 2000 e nel 2001, a fronte dello stesso aumento di agenti inquinanti, si è avuto un incremento delle visite del 2,3%. Gli ospedali pubblici stimano in 100.000 e 150.000 i pazienti ricoverati ogni anno per le due patologie.

Donald Li Kwok-tung, presidente del Collegio dei medici di famiglia ha rivelato che numerosi pazienti, vittime di allergie causate dall'inquinamento dell'aria, su consiglio dei medici curanti, sono stati costretti ad abbandonare la regione. Egli ha ricordato che solo pochi anni fa c'erano solo uno o due pazienti al mese colpiti da tosse non associata a sintomi come febbre o raffreddore o infezioni semplici. "Adesso sono due o tre al mese". "Ci sono perfino dei turisti che hanno detto che non torneranno ad Hong Kong a causa dell'inquinamento dell'aria".

David Hui Shu-cheong, assistente alla divisione medicina respiratoria della Chinese University ha notato che numerosi pazienti che soffrono di malattie respiratorie si presentano pochi giorno dopo una crescita dell'indice di inquinamento. Alcuni di coloro che sono colpiti da asma o bronchiti croniche o enfisema, qualche giorno dopo sono ricoverati in ospedale. "E qualcuno è colpito anche da problemi di irritazione agli occhi".

Ad Hong Kong il nemico della qualità dell'aria è cambiato dal 1970 a oggi: dall'inquinamento industriale a quello causato da autoveicoli. Le emissioni delle fabbriche sono migliorate dal 1980, quando il governo ha bandito il carburante con forte percentuale di zolfo. C'è stata anche la massiccia ricollocazione delle fabbriche a Guangdong, ma i loro agenti inquinanti non possono essere facilmente fermati sul posto.

Un miglioramento sul fronte stradale c'è stato in anni recenti grazie ad una serie di misure come l'introduzione di carburanti più puliti, come il diesel a bassissimo contenuto di zolfo, che ha ridotto le emissioni, in particolare di biossido di azoto. Ma questo progresso è stato messo in ombra dal deterioramento in altri settori, incluso un incremento, negli ultimi 5 anni, del 18% della concentrazione dell'ozono e una crescita del 4% delle particelle sospese.

Il deterioramento si riflette nel numero di ore nelle quali l'indice di inquinamento (API) sta sopra a 100. Questo indice è salito drasticamente da 252 nel 2002 a 527 quest'anno. E il tempo durante il quale la visibilità rimane sotto ad 8 chilometri è passato dal 2% nel 1968 all'attuale 16,7%.

Anno per anno l'indice di inquinamento dell'aria ha infranto i record. Nel 2000 si è raggiunto 153. Quest'anno, la cifra è stata superata 24 volte, con i primi dieci eventi, sei dei quali presi a Tung Chung, tra 165 e 201. L'aria è appestata perfino d'estate, quando la sua qualità è resa migliore dalle diverse condizioni atmosferiche e persino la notte. A Mongkok, il mese scorso, l'indice di inquinamento è rimasto sopra a 100 per 180 ore.

Ma l'inquinamento non è uguale ovunque. Va meglio verso est o sud, peggio ad ovest. Lo si ricava dall'indice di inquinamento dell'aria registrato negli ultimi 60 mesi, che ha mostrato che la qualità peggiore dell'aria è nelle zone occidentali. Kwai Chung, dove le correnti dei motori diesel dei porta-container arrivano all'attivo porto commerciale, ha l'aria peggiore, con l'indice di inquinamento che supera quota 100 per 459 ore. E' seguita dalla congestionata vecchia zona industriale di Kwun Tong con 356 ore, mentre Tung Chung è terzo con 239 ore.

Tsuen Wan, il nuovo quartiere sviluppatosi dal 1970 e adiacente a Kwai Chung, ha 239 hours odi inquinamento oltre 100. Le aree migliori sono Tap Mun, Tai Po and Sha Tin, con al massimo 50 ore.

Agli attivisti di Greenpeace e Clear the Air che proponevano confronti con gli standard europei di valutazione della qualità dell'aria, Sarah Liao Sau-tung, segretario per il territorio, i trasporti ed il lavoro ha risposto respingendo ogni paragone, affermando che gli obiettivi vanno presi in riferimento alla realtà di ogni città. "Non c'è – ha sostenuto – uno standard internazionale". Il problema, a suo avviso "è che si vuole mandare all'estero il messaggio che Hong Kong ha un tasso di inquinamento molto alto e che respirare quest'aria è dannoso". Sarah Liao Sau-tung ha sostenuto che sarebbe più realistico rivedere gli standard dopo avere realizzato progressi.

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