15/12/2005, 00.00
IRAQ
Invia ad un amico

L'Iraq al voto, aperti i seggi tra nuove violenze

L'inizio delle operazioni di voto accompagnato da spari e esplosioni a Baghdad, Ramadi e Kirkuk; una vittima a Mosul.

Baghdad (AsiaNews/Agenzie) – Alle 7 del mattino (ora locale) in tutto l'Iraq si sono aperti i seggi per le elezioni generali da cui uscirà il primo parlamento nazionale investito di pieni poteri nell'era del dopo-Saddam Hussein. L'inizio delle operazioni di voto è stato accompagnato, però, da nuovi episodi di violenza.

La prima vittima di questa storica giornata per il paese e' una guardia di sicurezza, uccisa dallo scoppio di una bomba vicino a un seggio situato nella parte sud-orientale di Mosul, una delle località più instabili dell'Iraq. Lo hanno riferito fonti della polizia locale, a detta delle quali nella stessa circostanza un agente e' rimasto ferito. In precedenza esplosioni, salve di mortaio e sporadiche sparatorie si sono registrate nella capitale, vicino alla cosiddetta 'Zona Verde' sede anch'essa delle operazioni di voto, così come a Ramadi, a Tikrit e a Kirkuk, poco prima o immediatamente dopo l'apertura dei seggi; in nessun caso si sono registrati morti.   

L'affluenza alle urne è prevista in netto aumento rispetto alle precedenti occasioni: intorno al 70-80%, a fronte del 59% di gennaio e del 64% di ottobre. Escluso questa volta il boicottaggio sunnita: molti capi influenti di tale comunità hanno infatti ammesso che disertare le urne nelle consultazioni precedenti è stato un errore.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Iraq, novità e incognite del primo voto sunnita
15/12/2005
Elezioni a Mosul, è "festa" per le strade della città
15/12/2005
Elezioni in Iraq, chi dominerà l'Assemblea Nazionale
14/12/2005
Vescovo caldeo: Cristiani divisi, ma il candidato preferito è Allawi
14/12/2005
Come si voterà in Iraq (Scheda)
14/12/2005


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”