L'Iraq al voto, aperti i seggi tra nuove violenze
L'inizio delle operazioni di voto accompagnato da spari e esplosioni a Baghdad, Ramadi e Kirkuk; una vittima a Mosul.
Baghdad (AsiaNews/Agenzie) Alle 7 del mattino (ora locale) in tutto l'Iraq si sono aperti i seggi per le elezioni generali da cui uscirà il primo parlamento nazionale investito di pieni poteri nell'era del dopo-Saddam Hussein. L'inizio delle operazioni di voto è stato accompagnato, però, da nuovi episodi di violenza.
La prima vittima di questa storica giornata per il paese e' una guardia di sicurezza, uccisa dallo scoppio di una bomba vicino a un seggio situato nella parte sud-orientale di Mosul, una delle località più instabili dell'Iraq. Lo hanno riferito fonti della polizia locale, a detta delle quali nella stessa circostanza un agente e' rimasto ferito. In precedenza esplosioni, salve di mortaio e sporadiche sparatorie si sono registrate nella capitale, vicino alla cosiddetta 'Zona Verde' sede anch'essa delle operazioni di voto, così come a Ramadi, a Tikrit e a Kirkuk, poco prima o immediatamente dopo l'apertura dei seggi; in nessun caso si sono registrati morti.
L'affluenza alle urne è prevista in netto aumento rispetto alle precedenti occasioni: intorno al 70-80%, a fronte del 59% di gennaio e del 64% di ottobre. Escluso questa volta il boicottaggio sunnita: molti capi influenti di tale comunità hanno infatti ammesso che disertare le urne nelle consultazioni precedenti è stato un errore.
14/12/2005