L’oltraggio di Ahmadinejad, le aperture di Obama
Il presidente iraniano accusa “elementi” del governo americano di essere dietro all’attacco dell’11 settembre a New York. Molti delegati sono usciti dall’aula dell’Onu. Giorni prima Ahmadinejad ha avuto espressioni di dialogo. Le divisioni nella leadership iraniana.
New York (AsiaNews/Agenzie) – Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha creato l’ennesimo incidente all’Onu, suggerendo ieri che dietro l’attentato dell’11 settembre alle Torri Gemelle vi sono “elementi all’interno del governo americano”. A queste parole diversi delegati hanno abbandonato la sala. Poche ore prima, il presidente Usa, Barack Obama, aveva lasciato la porta aperta alla diplomazia con Teheran.
Il tutto è avvenuto nella cornice della 65ma sessione annuale dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Sull’attentato dell’11 settembre 2001, che ha fatto oltre 3 mila morti, parlando dalla tribuna, Ahmadinejad ha evocato una teoria secondo cui “elementi all’interno del governo americano hanno orchestrato l’attentato per invertire la discesa dell’economia americana e della sua influenza nel Medio oriente, così da salvare il regime sionista [cioè Israele – ndr]”.
Subito le delegazioni di Usa, Gran Bretagna, Ue e di altre 30 nazioni hanno abbandonato l’aula. Rappresentanti di Washington hanno definito le parole del presidente iraniano “detestabili e deliranti”.
Eppure, poche ore prima, il presidente Obama, parlando della questione nucleare iraniana, aveva affermato che una soluzione diplomatica è sempre possibile, che “la porta resta aperta alla diplomazia, se l’Iran accetta di attraversarla”.
Nei giorni precedenti vi erano stati segnali di distensione. Ahmadinejad aveva espresso il desiderio di Teheran di riprendere i dialoghi con i 5+1 (Usa, Cina, Russia, Gran Bretagna, Francia e Germania) per il controllo sul programma nucleare iraniano, sospettato di avere scopi militari.
Secondo Bernard Kouchner, ministro francese degli esteri, i dialoghi dovrebbero riprendere in ottobre.
Esperti fanno notare che le pesanti battute di Ahmedinejad, insieme alle sue aperture, indicano una schizofrenia presente nella leadership iraniana. Nelle scorse settimane Ahmadinejad è stato spesso accusato da giornali e personalità estremiste del suo Paese di non essere fedele agli stretti principi dell’islam.
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