L’impegno dei cattolici nella Russia degli incendi
La Caritas locale offre acqua pulizia, cibo telefoni cellulari. In collaborazione con la Caritas tedesca, si affronteranno i bisogni a media scadenza nell’inverno. Intanto Putin fa dimettere il capo della forestale.
Mosca (AsiaNews) – La Chiesa cattolica in Russia scende in campo per aiutare le vittime degli incendi che questa estate hanno messo in ginocchio il Paese. Lo scorso 13 agosto, rappresentanti dell’arcidiocesi della Madre di Dio a Mosca hanno visitato il distretto di Melenkovsky, nella regione di Vladimir (350 km a est di Mosca), una delle zone più colpite dal disastro. I danni maggiori sono stati riportati al villaggio di Yuzhny – 38 case distrutte su 68 – e a quello di Kamenka – 29 case su 38 andate in fumo. La delegazione ha incontrato la popolazione locale, come anche i capi e i funzionari delle amministrazioni locali.
Solo in questa zona sono 142 le persone rimaste senza casa (esattamente 69 famiglie), la maggior parte delle quali sono invalidi, persone anziani e bambini. Il governo ha promesso di fornire case nuove entro metà ottobre. Al momento in molti vivono da parenti, mentre 35 persone sono ospitate nell’edificio della scuola locale. Con loro si trovano anche altri 25 persone, rimaste senza casa e arrivate dai villaggi vicini. Durante la visita si è deciso che la Caritas fornirà acqua potabile e lavastoviglie da installare nella scuola. Sono, inoltre, in corso collette per raccogliere cibo, generi di prima necessità anche telefoni cellulari da distribuire agli abitanti che hanno deciso di rimanere nelle loro case.
Sul lungo periodo la Caritas dell’arcidiocesi della Madre di Dio, in collaborazione con la Caritas Germania, fornirà abiti invernali, cibo e prodotti sanitari alle categorie più svantaggiate tra le vittime che aspettano la consegna delle nuove case.
A coordinare gli aiuti sarà p. Sergey Zuev, parroco cattolico della chiesa di Nostra Madre del Santo Rosario a Vladimir. I parrocchiani sono già impegnati in una colletta cittadina per le famiglie colpite dagli incendi. P. Zuev dichiara di apprezzare la collaborazione delle autorità locali nell’assistenza ai bisognosi. Il suo prossimo obiettivo, spiega, è organizzare aiuti simili anche per le vittime della regione di Ivanovo.
Ormai molte emergenze sono state affrontate e completate. Vladimir Putin ha fatto dimettere Alexei Savinov, capo della forestale, per non aver affrontato con adeguato successo i problemi degli incendi. Suo sostituto è Viktor Maslyakov. Molti critici affermano però che la maggior responsabilità dei disastri è di Puti, che ha fatto varare una legge nel 2006, privando le guardie forestali di importanti poteri per affrontare le emergenze.(NA)
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