L’icona della Madre di Dio nello spazio insieme agli astronauti russi
di Nina Achmatova
Sulla Stazione spaziale internazionale arriva un nuovo equipaggio, a marzo era stata portata l’icona della Madre di Dio di Kazan, ora in bella vista insieme alla foto del primo uomo nello Spazio.
Mosca (AsiaNews) – Mentre il mondo celebrava l’arrivo di un nuovo equipaggio sulla Stazione spaziale internazionale (Iss), dietro agli astronauti che in diretta raccontavano la loro esperienza erano ben visibili due immagini: quella del primo uomo nello Spazio, il russo Gagarin, e l’icona della Madonna di Kazan (v. foto).
L’icona della Vergine, tra le più venerate dai russi ortodossi, era stata donata lo scorso marzo dal Patriarca di Mosca, Kirill, all’allora direttore dell’Agenzia dello Spazio (Roscosmos) Anatoly Perminov. “Spero che l’icona venga presa a bordo della navicella nel viaggio che celebrerà il 50esimo anniversario del primo lancio di un uomo nello spazio”, aveva auspicato il leader religioso riferendosi alla missione della Soyuz TMA-24 che di lì a poco, il 30 marzo, sarebbe partita per la Iss, dedicando l’impresa all’ormai mitico Gagarin. Secondo il Patriarca, gli astronauti “oltre ai loro complessi e importanti doveri” compiranno anche “una qualche missione spirituale”con l’icona.
Non è la prima volta di un’icona della Madonna viaggia nello Spazio: nel 2009 l’immagine della Vergine Maria del Segno era già stata portata dalla navicella Soyuz TMA16 sulla Iss.
La missione della Soyuz TMA22 conclusa ieri, 16 novembre, è stata seguita col fiato sospeso visto che era la prima con equipaggio dalla fine di agosto, quando un razzo cargo si era schiantato in Siberia. Prima di partire la navicella era stata benedetta al cosmodromo di Baiknour (Kazakistan) da un sacerdote ortodosso. SI tratta di una buona notizia per Soyuz, rimasto l’unico mezzo per raggiungere l’Iss da quando la Nasa ha ritirato i suoi shuttle, e per il settore spaziale russo, segnato negli ultimi tempi da una serie di incidenti. Al momento l’equipaggio sulla Iss è costituito da tre cosmonauti russi, due astronauti americani e un giapponese.
L’icona della Vergine, tra le più venerate dai russi ortodossi, era stata donata lo scorso marzo dal Patriarca di Mosca, Kirill, all’allora direttore dell’Agenzia dello Spazio (Roscosmos) Anatoly Perminov. “Spero che l’icona venga presa a bordo della navicella nel viaggio che celebrerà il 50esimo anniversario del primo lancio di un uomo nello spazio”, aveva auspicato il leader religioso riferendosi alla missione della Soyuz TMA-24 che di lì a poco, il 30 marzo, sarebbe partita per la Iss, dedicando l’impresa all’ormai mitico Gagarin. Secondo il Patriarca, gli astronauti “oltre ai loro complessi e importanti doveri” compiranno anche “una qualche missione spirituale”con l’icona.
Non è la prima volta di un’icona della Madonna viaggia nello Spazio: nel 2009 l’immagine della Vergine Maria del Segno era già stata portata dalla navicella Soyuz TMA16 sulla Iss.
La missione della Soyuz TMA22 conclusa ieri, 16 novembre, è stata seguita col fiato sospeso visto che era la prima con equipaggio dalla fine di agosto, quando un razzo cargo si era schiantato in Siberia. Prima di partire la navicella era stata benedetta al cosmodromo di Baiknour (Kazakistan) da un sacerdote ortodosso. SI tratta di una buona notizia per Soyuz, rimasto l’unico mezzo per raggiungere l’Iss da quando la Nasa ha ritirato i suoi shuttle, e per il settore spaziale russo, segnato negli ultimi tempi da una serie di incidenti. Al momento l’equipaggio sulla Iss è costituito da tre cosmonauti russi, due astronauti americani e un giapponese.
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