L’alluvione che ha colpito Hanoi evidenzia il disinteresse delle autorità per le persone
di JB. VU
Ci sono stati 79 morti, migliaia di persone sono rimaste senza casa, acqua potabile e cibo. Ma non c’erano piani di prevenzione, né di intervento. L’arcivescovo ha visitato famiglie e chiesto a sacerdoti e fedeli di organizzare collette ed organizzarsi per prevenire simili disastri.
Hanoi (AsiaNews) – Ingenti piogge nelle ultime settimane hanno colpito le regioni settentrionali del Vietnam e speialmente Hanoi, causando la morte di 79 persone. Innumerevoli coloro che hanno suito danni, la gente non è potuta andare al lavoro, né si è procurata il cibo. In tanti sono rimasti senza acqua potabile e le scuole sono state chiuse.
Una vicenda drammatica di fronte alla quale le autorità cittadine hanno mostrato la totale mancanza di preoccupazione per il bene della gente. Non avevano programmi preventivi, né gruppi di soccorso, non c’erano azioni sociali per aiutare la popolazione. Si preoccupano solo dello sviluppo economico e del profitto. Non investono nello sviluppo umano e attività sociali di prevenzione.
L’arcivescovo di Hanoi, mons. Ngo Quang Kiet, invece, ha visitato tante famiglie. Un’anziana racconta ad AsiaNews che “la mia famiglia era in casa da tre giorni. Non avevamo niente da mangiare, né acqua da bere. E’ la prima volta che Hanoi subisce il ‘diluvio’. Quando il vescovo Ngo Quang Kiet ha visita la nostra famiglia e ci ha incroaggiato, mi sono sentita calma nel mio cuore. Molte persone della zona erano veramente commosse quanco il vescovo è venuto da noi. E’ venuto in una situazione difficile”.
Molti luoghi pubblici e case erano allagati. Tante case sono state distrutte o danneggiate. Nelle campagne I contadini hanno perso l’intero raccolto. E’ stata una perdita veramente grave. La popolazione avrà bisogno di molta fatica per superarne le conseguenze.
Così, l’arcivescovo ha scritto una lettera a sacerdoti, religiosi, missionari e fedeli. “I sacerdoti – scrive – organizzino rapidamente collette nelle parrocchie ed i fedeli siano generosi nell’offrire il loro contributo alle persone colpite per aiutarle a superare le difficoltà materiali e spirituali. L’alluvione avrà conseguenze per tutti noi, ma specialmente per coloro che ora si trovano a far fronte con difficoltà alla situazione economica. Perciò dobbiamo proteggerci ed aiutarci l’un ‘altro nelle situazioni di sconvolgimento. Dobbiamo mostrare l’umanità dei cristiani e l’attaccamento di cittadini della nazioone”.
Mons. Kiet invita poi ”ad attivarsi e partecipare alla prevenzione delle alluvioni, nella manutenzione degli argini e nel salvare le persone. Con il contributo di tutti potremo prevenire I disastri, non lasciando danneggiare beni e vite umane”.
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