L’Onu apprezza il “costruttivo” incontro fra Aung San Suu Kyi e un ministro birmano
La leader dell’opposizione e il ministro del lavoro a colloquio per oltre un’ora. Pochi dettagli sui temi, ma l’attenzione ruota attorno alla legge e al diritto. Possibili nuovi incontri in futuro. Ban Ki-moon incoraggia il dialogo e rinnova l’appello per la liberazione dei duemila prigionieri politici nel Paese.
Yangon (AsiaNews/Agenzie) – Un incontro definito da entrambe le parti soddisfacente e costruttivo, che ha registrato oggi l’apprezzamento del segretario generale Onu, Ban Ki-moon. Il faccia a faccia di ieri fra Aung San Suu Kyi e un rappresentante del governo – insediatosi nell’aprile scorso ed emanazione del regime militare – sono un primo (timido) tentativo di dialogo fra l’opposizione democratica e la leadership birmana; i due fronti hanno inoltre anticipato nuovi incontri in un futuro prossimo.
Ieri pomeriggio in un ufficio governativo a Yangon, la Nobel per la pace ha avuto un incontro di circa 70 minuti con Aung Kyi, ministro birmano del Lavoro oltre che responsabile del Welfare e della Protezione civile. Egli è anche il funzionario del regime birmano prima e del governo civile ora – frutto delle elezioni “farsa” del novembre 2010 e insediato ad aprile – incaricato dal generalissimo Than Shwe di curare i rapporti con la “Signora”. Si tratta del nono incontro (nella foto) fra la Suu Kyi e Aung Kyi.
Al termine della riunione, la leader della Lega nazionale per la democrazia (Nld) ha dichiarato che “qualunque cosa si faccia o con chiunque si parli, la nostra più grande speranza resta il bene del Paese e della gente”. Di contro, il funzionario birmano ha aggiunto: “possiamo dire che si tratta del primo passo – anticipa Aung Kyi – verso la cooperazione, con un occhio particolare improntato al lavoro da fare in futuro”. I due non hanno voluto però precisare i dettagli dei colloqui, restando sul vago; tuttavia l’attenzione ruoterebbe attorno alla legge e al diritto in Myanmar, dove dilagano corruzione e repressione dell’opposizione politica.
Oggi, infine, è intervenuto il segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, il quale ha accolto con favore l’incontro fra Aung San Suu Kyi e il ministro birmano. La segreteria generale Onu – si legge in una nota – “incoraggia simili contatti e il dialogo” e rinnova l’appello al governo birmano per la liberazione degli oltre 2mila prigionieri politici rinchiusi nelle carceri del Myanmar.
Ieri pomeriggio in un ufficio governativo a Yangon, la Nobel per la pace ha avuto un incontro di circa 70 minuti con Aung Kyi, ministro birmano del Lavoro oltre che responsabile del Welfare e della Protezione civile. Egli è anche il funzionario del regime birmano prima e del governo civile ora – frutto delle elezioni “farsa” del novembre 2010 e insediato ad aprile – incaricato dal generalissimo Than Shwe di curare i rapporti con la “Signora”. Si tratta del nono incontro (nella foto) fra la Suu Kyi e Aung Kyi.
Al termine della riunione, la leader della Lega nazionale per la democrazia (Nld) ha dichiarato che “qualunque cosa si faccia o con chiunque si parli, la nostra più grande speranza resta il bene del Paese e della gente”. Di contro, il funzionario birmano ha aggiunto: “possiamo dire che si tratta del primo passo – anticipa Aung Kyi – verso la cooperazione, con un occhio particolare improntato al lavoro da fare in futuro”. I due non hanno voluto però precisare i dettagli dei colloqui, restando sul vago; tuttavia l’attenzione ruoterebbe attorno alla legge e al diritto in Myanmar, dove dilagano corruzione e repressione dell’opposizione politica.
Oggi, infine, è intervenuto il segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, il quale ha accolto con favore l’incontro fra Aung San Suu Kyi e il ministro birmano. La segreteria generale Onu – si legge in una nota – “incoraggia simili contatti e il dialogo” e rinnova l’appello al governo birmano per la liberazione degli oltre 2mila prigionieri politici rinchiusi nelle carceri del Myanmar.
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