L’India paga il petrolio iraniano “aggirando” i divieti Onu
L’India importa quasi 400mila barili di greggio iraniano al giorno. Da dicembre i pagamenti sono stati bloccati, a seguito delle sanzioni Onu contro l’Iran per il suo programma nucleare. Dopo lunghe trattative, le parti concordano un modo di pagamento.
New Delhi (AsiaNews/Agenzie) – Iran e India hanno trovato un accordo per il pagamento del debito di New Delhi per l’importazione del petrolio iraniano. Teheran aveva minacciato di sospendere la fornitura di energia, essenziale per New Delhi, dopo che i pagamenti erano stati bloccati da dicembre per le sanzioni decise dall'Onu contro il commercio con Teheran per il suo programma nucleare.
Il sito web del ministero iraniano per il Petrolio, Shana, riporta oggi la dichiarazione di Ahmed Qalebani, capo della Compagnia petrolifera nazionale iraniana, che “a seguito di intense negoziazioni, le due parti hanno concordato il pagamento degli arretrati appena possibile”. I pagamenti saranno divisi in due tranche e la prima avverrà nei prossimi giorni, pare in gran parte in euro.
New Delhi importa dall’Iran circa 400mila barili di greggio al giorno, pari a circa il 12% del suo fabbisogno di petrolio, è il 2° maggior cliente di Tehran.
Lo scorso dicembre la centrale Reserve Bank of India interruppe i pagamenti, per le sanzioni contro il commercio con l’Iran, dopo che una banca iraniana-tedesca di Amburgo aveva subito sanzioni e non aveva potuto trasferire denaro all’Iran. Le sanzioni non proibiscono l’acquisto del greggio iraniano, ma rendono difficile qualsiasi scambio commerciale come dare in cambio merci (l’India esporta in Iran alimenti, acciaio e prodotti elettronici), né Tehran accettava di essere pagata soltanto in rupie.
L’impasse aveva portato Teheran a minacciare di interrompere ogni fornitura dal 1° agosto.
Mohsen Ghamsari, vicedirettore operativo della Nioc, ha spiegato che non ci sono stati invece problemi con la Cina, alla quale il Paese cede oltre 400mila barili di greggio al giorno.
Gli esperti ritengono che Teheran non possa comunque permettersi di sospendere le forniture all’India, nonostante simili ritardi nei pagamenti, anche per non essere soppiantata dall’Arabia Saudita.
Il sito web del ministero iraniano per il Petrolio, Shana, riporta oggi la dichiarazione di Ahmed Qalebani, capo della Compagnia petrolifera nazionale iraniana, che “a seguito di intense negoziazioni, le due parti hanno concordato il pagamento degli arretrati appena possibile”. I pagamenti saranno divisi in due tranche e la prima avverrà nei prossimi giorni, pare in gran parte in euro.
New Delhi importa dall’Iran circa 400mila barili di greggio al giorno, pari a circa il 12% del suo fabbisogno di petrolio, è il 2° maggior cliente di Tehran.
Lo scorso dicembre la centrale Reserve Bank of India interruppe i pagamenti, per le sanzioni contro il commercio con l’Iran, dopo che una banca iraniana-tedesca di Amburgo aveva subito sanzioni e non aveva potuto trasferire denaro all’Iran. Le sanzioni non proibiscono l’acquisto del greggio iraniano, ma rendono difficile qualsiasi scambio commerciale come dare in cambio merci (l’India esporta in Iran alimenti, acciaio e prodotti elettronici), né Tehran accettava di essere pagata soltanto in rupie.
L’impasse aveva portato Teheran a minacciare di interrompere ogni fornitura dal 1° agosto.
Mohsen Ghamsari, vicedirettore operativo della Nioc, ha spiegato che non ci sono stati invece problemi con la Cina, alla quale il Paese cede oltre 400mila barili di greggio al giorno.
Gli esperti ritengono che Teheran non possa comunque permettersi di sospendere le forniture all’India, nonostante simili ritardi nei pagamenti, anche per non essere soppiantata dall’Arabia Saudita.
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