L’Egitto apre i confini con Gaza. Proteste di Israele
Tolto il blocco al valico di Rafah, chiuso dal 2007 all’indomani della presa di potere di Hamas a Gaza. Libero transito dalle 9 del mattino alle 9 di sera per donne, bambini, uomini over 40. Contraria Israele, che teme un traffico di armi. Nella notte un razzo lanciato da Gaza avrebbe colpito il sud del Paese.
Il Cairo (AsiaNews/Agenzie) – Da stamane l’Egitto ha allentato le restrizioni lungo il confine con la Striscia di Gaza, consentendo il transito a numerosi palestinesi per la prima volta in quattro anni. Donne, bambini e uomini oltre i 40 anni hanno potuto attraversare il varco in modo libero. Invece, i maschi tra i 18 a i 40 anni devono chiedere un permesso; resta proibito il commercio attraverso la frontiera. La decisione giunge a tre mesi di distanza dalla cacciata dell’ex presidente egiziano Hosni Mubarak e registra la netta opposizione di Israele. Intanto l’esercito di Tel Aviv denuncia il lancio di un razzo dalla Striscia, che ha colpito il sud del Paese senza però causare vittime o danni.
Questa mattina, fra i primi mezzi a varcare il confine sono state due ambulanze, con a bordo feriti che verranno curati in Egitto. Poi è stata la volta di un minibus, che trasportava un gruppo di turisti. Fonti locali riferiscono che vi erano almeno 400 cittadini di Gaza ad aspettare di poter attraversare la frontiera.
Egitto e Israele hanno chiuso il valico di Rafah e i confini lungo la Striscia nel 2007, all’indomani della presa di potere di Hamas. Israele è contrario alla decisione del Cairo, perché teme l’importazione di armi attraverso la frontiera egiziana. Tuttavia, dal Paese delle piramidi arrivano rassicurazioni: le autorità promettono controlli per bloccare il contrabbando.
Analisti sottolineano che la decisione del Cairo assume un valore “importante a livello simbolico” ed è un segnale preciso inviato dalla nuova leadership egiziana, che potrebbe modificare le dinamiche del Medio oriente. Con le elezioni all’orizzonte, la classe politica potrebbe prestare maggiore interesse e partecipazione alla causa palestinese. Una mossa che spinge Israele a innalzare il livello di allerta.
Le frontiere saranno aperte dalle 9 del mattino alle 9 di sera ogni giorno, eccettuati i venerdì e in occasione delle principali festività. La decisione giunge a un mese di distanza dall’accordo fra le due principali fazioni palestinesi, Fatah che comanda in Cisgiordania e Hamas che governa Gaza.Lo scorso anno lo Stto israeliano ha allentato le restrizioni all’ingresso dei beni di prima necessità nella Striscia, ma permane una situazione di crisi. Le Nazioni Unite hanno dichiarato “illegale” il blocco imposto dal governo israeliano, condannato pure dalla Croce rossa internazionale.
Intanto l’esercito israeliano denuncia il lancio di un razzo dalla Striscia, che ha colpito il sud del Paese senza però causare vittime o danni. Un portavoce militare ha spiegato che “un razzo lanciato da Gaza è atterrato la scorsa notte nella regione di Eshkol, ma non ha causato danni o feriti”. Se confermato, sarebbe il primo lancio verso obiettivi israeliani dalla Striscia nell’ultimo mese e mezzo.
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