Kyoto, è morto a 116 anni l’uomo più vecchio del mondo
Tokyo (AsiaNews/Agenzie) - È morto oggi in Giappone l'uomo più vecchio del mondo, considerato anche il più longevo della storia, all'età di 116 anni. Il nipponico Jiroemon Kimura è deceduto per cause naturali nell'ospedale di Kyotango, a Kyoto, alle 2.08 del mattino. Ricoverato l'11 maggio scorso per una polmonite, negli ultimi giorni i parametri vitali, sangue e urine avevano subito un'improvvisa degenerazione; al momento non è stata ancora stabilita la data dei funerali. Nel dicembre scorso il Guinness World Records ha sancito il record, attestando che egli era proprio "la persona con il maggior numero di anni della storia umana".
Kimura è nato il 19 aprile del 1897, quando la regina Vittoria era ancora a capo dell'Impero britannico e l'aspettativa di vita era di 44 anni, e ha saputo schivare malattie dell'infanzia mortali per l'epoca, come la tubercolosi e la polmonite. Ad oggi egli poteva contare sull'affetto di sette figli, 14 nipoti, 25 pronipoti e 13 pro-pronipoti. La moglie Yae è scomparsa nel 1978 all'età di 74 anni, mentre quattro dei suoi fratelli hanno vissuto oltre 90 anni e il più giovane - Tetsuo - ha superato i 100.
Ha lavorato per 45 anni all'ufficio postale della sua città, ritirandosi in pensione nel 1962 all'età di 65 anni e, per un certo periodo, si è pure trasferito in Corea dove ha operato in una unità per le telecomunicazioni. Nel tempo ha continuato a rimanere attivo, aiutando la famiglia nei campi.
Egli è diventato l'uomo più longevo al mondo il 28 dicembre 2012, all'età di 115 anni e 253 giorni. Fra le donne il record spetta alla francese Jeanne Calment, morta nel 1997 all'età di 122 anni. Oggi le aspettative di vita in Giappone sono di 83 anni, che diventeranno 90 entro il 2050. Il numero degli ultracentenari è cresciuto del 7,6% in un anno, in una nazione che ne registra 40 ogni 100mila persone. "Il nonno era positivo e ottimista" ha sottolineato una nipote "e diventava estroverso ogni volta che aveva degli ospiti". Fino all'ultimo ha goduto di buona salute e di "un buon appetito".