Kushinagar, la marcia per la pace inizia con l’omaggio ai soldati martiri in Kashmir
Il centro culturale cristiano Vishwa Jyoti Communications organizza un pellegrinaggio dal Nepal all’Uttar Pradesh. Le tappe sono ricche di significati simbolici, e richiamano il messaggio di armonia e compassione del Buddha. P. Anand: “Gesù mi sfida ad amare il prossimo e il nemico”.
Mumbai (AsiaNews) – Dal Nepal all’Uttar Pradesh (India), per ribadire la necessità di pace, armonia e non violenza: è lo scopo del Yatra [pellegrinaggio, ndr] denominato “Da Buddha a Kabir”, una marcia per la pace partita il 14 febbraio da Lumbini e diretta a Magahar, dove giungerà domani. La manifestazione è un’iniziativa del centro culturale cristiano Vishwa Jyoti Communications, che già in passato ha organizzato pellegrinaggi simili.
Ieri il viaggio dei partecipanti è ripreso da Kushinagar. Prima di rimettersi in cammino, i pellegrini hanno reso omaggio ai soldati morti in Kashmir due giorni fa, vittime di un attentatore affiliato ad un gruppo fondamentalista islamico pakistano. Ad AsiaNews p. Anand Mathew, direttore del centro, racconta: “L’omaggio è durato circa 90 minuti, in onore dei soldati martiri che hanno perso la vita per garantire la sicurezza di questa nazione. Preghiamo per la pace eterna dei caduti e chiediamo a Dio di dare conforto alle loro famiglie”.
Quanto accaduto in Kashmir, continua il sacerdote, “ci fa capire che è giunto il momento d’impegnarsi per combattere il terrorismo esterno e interno, e lavorare in favore della cultura composita, della pace e dell’armonia. Ogni tentativo d’imporre uniformità e esclusività porta alla violenza”. In seguito esponenti della società civile, studenti delle scuole e altri intellettuali hanno acceso delle candele e le hanno poste sulla stupa buddista Ramabhar di Kushinagar. Nel frattempo, gli artisti del Prerana Kala Manch, la compagnia teatrale del centro, intonavano canzoni patriottiche.
I luoghi in cui la marcia fa tappa sono molto simbolici: Lumbini, in Nepal, è il luogo di nascita di Siddhartha Gautama, il Buddha storico, esempio di pace, compassione e non violenza; Magahar, in Uttar Pradesh, è invece il luogo in cui è sepolto Kabir Das, il grande poeta indiano della “cultura composita”. Durante tutto il viaggio, cui partecipano circa 500 persone di ogni cultura e religione, il gruppo teatrale mette in scena spettacoli sulla lunga tradizione di amore e rispetto della cultura indiana.
P. Anand spiega: “Prendo parte a questo Yatra come fedele di Gesù, che mi sfida ad amare il prossimo e i nemici, a prescindere dalla loro origine. Gesù mi sfida anche con queste parole: ‘Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete?’ (Mt. 5:46)”. Da ultimo, afferma: “Anche papa Francesco mi ispira a incontrare persone di fede differente e portare tra tutti unità e armonia. Questo è il motivo per cui spendo tanto del mio tempo nel promuovere la cultura composita”.
07/03/2019 09:00